Nel corso di un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”, Dusan Vlahovic ha parlato del terremoto in casa Juventus, vissuto a distanza dato l’impegno nei Mondiali in Qatar con la Serbia.
Ventiquattro minuti da subentrante al debutto nel girone G contro il Brasile (ko per 2-0), in panchina contro il Camerun (3-3), titolare contro la Svizzera: un suo gol non è bastato a evitare sconfitta (2-3) ed eliminazione.
Mentre Vlahovic giocava i bianconeri venivano interessati dai procedimenti avviati dalla Consob e dalla Procura della Repubblica di Torino, con le dimissioni in blocco dei componenti del Consiglio d’Amministrazione e della dirigenza. “Vediamo ora quando torno in Italia, non ho capito bene che cosa sia successo. Mi ha fatto grandissimo piacere avere Agnelli come presidente” ha spiegato Vlahovic, che ha poi aggiunto: “Non ne abbiamo parlato con i miei compagni”.
Vlahovic ha sottolineato: “Non sono preoccupato. Sono un calciatore, sono concentrato sul campo. La Juve non molla mai e lotteremo fino alla fine”.
Vlahovic ha infine ammesso di essere stato contattato dalla Juventus per essere informato sui fatti accaduti negli ultimi giorni: “Ma noi non possiamo fare altro che giocare partita dopo partita. Siamo a 10 punti dal Napoli, che gioca un grandissimo calcio, ma non ci arrenderemo fino alla fine per lo scudetto”.
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