Trent Alexander-Arnold, Liverpool (Imago)
Il pubblico di Anfield ha reagito fischiando all’annuncio d’addio di Alexander-Arnold: ne ha parlato van Dijk, capitano del Liverpool
Domenica pomeriggio in Inghilterra è andato in scena il big match tra le prime due della classe in Premier League. Ad Anfield, Liverpool e Arsenal si sono distribuite la posta in palio pareggiando 2-2.
È stata la prima partita casalinga dei Reds dopo l’annuncio d’addio di Alexander-Arnold che a fine stagione si separerà dalla squadra del cuore dopo una lunga e proficua avventura calcistica ventennale.
Per l’occasione, Arne Slot ha optato per un suo ingresso a gara in corso. Per questo, Trent è subentrato a Bradley nella ripresa. E la reazione di Anfield è stata per certi versi dura nei confronti di un figlio di Liverpool, fischiato e accompagnato dagli “boo” del pubblico ai primi tocchi palla.
Sul tema è stato interpellato il capitano van Dijk che ha commentato la decisione di Alexander-Arnold spiegando: “Tutti condividono opinioni diverse e lui vuole provare qualcosa di diverso in questa fase di carriera. Stiamo parlando di uno dei più grandi club, se andrà al Real Madrid come ho letto. La decisione è presa”.
van Dijk, che come Salah ha recentemente esteso il contratto che lo legga professionalmente al Liverpool, ha tenuto a sottolineare: “Non si può paragonare la nostra situazione alla sua (di Alexander-Arnold, ndr). Sono felice e orgoglioso di aver prolungato perché non esistono altri posti dove stare in questo momento”.
Per poi aggiungere: “Siamo tutti distrutti, compresi noi giocatori, perché lui è un giocatore fantastico che ha preso parte a tanti momenti decisivi nel corso degli anni ed è stato un gran giocatore della nostra squadra. Penso che il manager l’ha detto in conferenza stampa: non si può decidere come qualcuno debba sentirsi sulla decisione che ha preso per sé e per la sua famiglia. La reazione è avvenuta. Deve affrontarla”.
Dello stesso pensiero sarebbe Andrew Robertson che ha dichiarato: “Non è bello vedere lo stadio fischiare un amico, ma non possiamo dire alla gente come comportarsi. Mi sento deluso per aver perso il mio miglior compagno di squadra. Mi ha portato a dei livelli che non pensavo avrei mai raggiunto”.
E ha aggiunto: “La sua eredità in questo club è sotto gli occhi di tutti. I trofei che ha vinto e i momenti che ha vissuto, sono molto orgoglioso di lui. Io la vedo così, ma non dirò mai a nessun altro cosa pensare a riguardo”.
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