La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea è chiara: “Le norme FIFA e Uefa sono contrarie al diritto UE” (clicca qui per leggere l’articolo). Nella mattina di giovedì 21 dicembre infatti quindici giudici si sono riuniti confermando la posizione dominante di FIFA e Uefa. Così, Aleksander Ceferin, presidente Uefa, ha deciso di parlare in conferenza stampa.
Aleksander Ceferin ha aperto la conferenza parlando della sentenza: “La cosa più importante è che il calcio rimane unito, lo dimostra il fatto che qui sono presenti tutti i principali rappresentanti del calcio europeo“. Parole anche sul format: “Squadre come Girona e Atalanta non si potrebbe qualificare in questo campionato. Questo format è più chiuso di quello del 2021. Parlare di competizione aperta è sbagliato. Ora è chiaro che quello ci viene offerto è una competizione chiusa. Oggi ne abbiamo avuto la conferma“.
Il presidente Uefa ha proseguito così: “Non abbiamo mai provato a fermare il progetto. Possono fare quello che vogliono, spero che inizino il prima possibile con due club. Spero che loro sappiano ciò che stanno facendo, ma non ne sono sicuro“. Ceferin chiude il suo intervento così: “Il calcio non è in vendita“.
Ha preso la parola anche il presidente dell’ECA Al Khelaifi: “Non capisco tutto questo rumore per questa sentenza. Questo progetto Superlega esce sempre con le stesse presentazioni. Si parla di libertà, ma non c’è libertà. Ho ricevuto 50 telefonate da club diversi, c’è un valore che noi difendiamo. Noi lavoriamo per i club e i partecipanti del mondo del calcio. Siamo orgogliosi di questo progetto con la UEFA. Noi siamo orgogliosi della Champions League“. Sulle mosse future dell’ECA e della UEFA: “Tutti noi facciamo parte del calcio e continuiamo a lavorare per ciò che possiamo cambiare nelle competizioni. Il nostro obiettivo è questo. Non cambierà niente con la decisioni di oggi. Ci renderà più forti e migliori“.
Attraverso i propri canali social, il presidente della Liga Javier Tebas (presente in conferenza con Ceferin e Al-Khelaifi) commenta così la sentenza della Corte Europea: “Cominciano già ad intossicare, come avevo avvertito, hanno sempre potuto organizzare gare fuori dall’ambiente della UEFA e della FIFA, e questo non può essere vietato, il problema sono le loro condizioni per essere sotto l’organizzazione della UEFA e della FIFA”. Tebas analizza così il verdetto dei giudici dell’Unione Europea: “Sia chiaro, non ci sono dubbi. La Corte chiede che le regole per l’ammissione alle competizioni FIFA e UEFA siano trasparenti, ma non che debbano ammettere la Superlega. Al contrario, sottolinea che i criteri di ammissione ai tornei devono essere trasparenti, oggettivi e non discriminatori. Principi appunto incompatibili con la Superlega“.
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