Javier Tebas, presidente de LaLiga (Imago)
Javier Tebas, presidente della Liga, ha spiegato i motivi per cui Villarreal-Barcellona non si giocherà più negli Stati Uniti
Un dietrofront clamoroso da parte della Liga, che nella giornata di ieri – martedì 21 ottobre – ha comunicato che la partita tra Villarreal e Barcellona non verrà giocata a Miami, in contrario a quanto annunciato un paio di settimane fa.
Così come fatto dalla Serie A con Milan-Como, che si giocherà a Perth, anche la Liga aveva deciso di “trasferire” una partita del proprio campionato oltreoceano, e la scelta è ricaduta sullo scontro tra Villarreal e Barça. La lega spagnola aveva ufficialmente annunciato che la gara, in programma il 20 dicembre, si sarebbe giocata a Miami, ma adesso è tornata sui propri passi.
Il motivo? Le tante, tantissime polemiche arrivate sia dai tifosi che dai calciatori. Questi ultimi – nello specifico, -nell’ultimo turno di campionato hanno attuato una protesta simbolica, stando fermi per i primi 15 secondi di tutte le partite. A seguito della decisione di annullare la trasferta americana, il presidente della Liga Javier Tebas ha pubblicato sul proprio profilo X un lungo messaggio polemico.
Tebas ha scritto: “Un’occasione persa per il calcio spagnolo. Oggi il calcio spagnolo ha perso l’opportunità di progredire, di proiettarsi nel mondo e di rafforzare il proprio futuro. La difesa della “tradizione” viene invocata da una prospettiva ristretta e provinciale, mentre le vere tradizioni del calcio europeo sono minacciate dalle decisioni delle istituzioni governative che anno dopo anno distruggono i campionati nazionali, vero motore dell’industria calcistica europea, a causa dell’ingenuità e della passività dei leader europei che non riescono a distinguere il banale dall’essenziale.
Il presidente della Liga ha poi proseguito: “L'”integrità della competizione” è messa in discussione da coloro che da anni mettono in dubbio la stessa integrità, facendo pressione su arbitri e funzionari governativi, costruendo narrazioni distorte o utilizzando la pressione politica e mediatico come strumento sportivo. E altri, forse inconsapevolmente e in buona fede, sono stati coinvolti in dibattiti su informazioni già discusse nel 2018, dove quelle presunte “informazioni” – che avevano allora e hanno ancora adesso – erano semplicemente una scusa per mandare a monte il progetto.
Voglio ringraziare il Villarreal e il Barcellona per il loro impegno e la loro generosità nel partecipare a un progetto che mirava esclusivamente a far crescere la nostra competizione. Non pensavano a sé stessi, pensavano a tutti. La Liga continuerà a lavorare con rigore e convinzione per mantenere competitivo il calcio spagnolo, opponendosi a chi cerca di distruggerlo, ma sempre rispettandone le radici e garantendone la sostenibilità. Il calcio spagnolo merita di guardare al futuro con ambizione, non con paura. Continueremo a provarci. Questa volta ci siamo andati molto vicini”.
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