È ufficialmente iniziata l’era Tacopina a Catania. L’imprenditore italo-americano oggi ha assistito dagli spalti del Massimino la vittoria dei rossoazzurri contro il Foggia per 2-1. Dopo la partita ha commentato a caldo questi primi giorni da patron del Catania in esclusiva a Radio GDM. Punto di partenza non poteva che essere proprio sulle prime sensazioni: “Questa trattativa stava andando avanti da tempo, sono molto contento. Sono stati due giorni speciali. Oggi è stato molto emozionante allo stadio, anche se mi sono mancati i tifosi”.
A proposito dei tifosi del Catania, Tacopina ha raccontato di essere rimasto stregato da loro quando era all’Olimpico di Roma per assistere alla partita persa per 7-0: “Mi hanno fatto una grande impressione. In quella giornata potevano fischiare la squadra e invece hanno incitato con ancora più forza la squadra dopo ogni gol. Sono veramente unici”.
Tacopina, poi, racconta anche cosa c’è dietro la scelta di investire nella società siciliana: “L’ho scelto per molte ragioni. Catania è un’opportunità meravigliosa. È una delle città più importanti in Italia, ha un passato importante in Serie A e poi mia madre è nata in Sicilia”. La mamma, infatti, è di Montelepre, in provincia di Palermo, ma il presidente non fa dubitare i propri tifosi, la fedeltà è per il Catania e nell’annosa disputa su arancino e arancina dice: “Esiste solo l’arancino, non l’arancina”.
I tifosi del Catania possono anche sognare per l’ambizioso progetto. “Ho visto la squadra al Massimino e secondo me può arrivare ai playoff. Io voglio vincere tutte le partite da subito. Il nostro piano è di vincere la Serie C la prossima stagione, andare in B e provare a raggiungere subito la Serie A”. Il sogno? Neanche a chiederlo: “Vincere lo Scudetto”.
Doveroso anche un passaggio sul calciomercato. Il primo nome fatto è quello di Zuculini: “Per me Franco è un leader e dà tutto in campo, non si ferma mai. Mi ricorda Rino Gattuso. Anche nello spogliatoio è importante, soprattutto con i giovani. È uno che voglio portare qui. Voglio parlare con Pellegrino e decideremo insieme”. Sicuramente qualcosa serve: “Abbiamo bisogno di qualche giocatore per far diventare la squadra una delle migliori della Serie C”.
Quello che è certo è che sta nascendo un progetto ambizioso e a capo c’è una persona che non ha paure: “Non è nel mio DNA. Per me questo è un progetto eccitante, una bella sfida. Io non mi soffermo sulle paure, ma su quello che devo fare”. D’altronde è cresciuto con questa mentalità Tacopina, anche grazie alla mamma: “Mia madre mi ha sempre spinto a risalire sulla bicicletta. Noi di Brooklyn siamo indistruttibili”.
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