Un nuovo inizio in Andalusia, gli obiettivi con il Siviglia e la nazionale sospesi per coronavirus (QUI le ultime news). "E' difficile per tutti", Suso ha commentato ai microfoni di AS. "Continuo ad allenarmi a casa e in giardino, ma è un po' monotono. Nessuno avrebbe mai immaginato una situazione del genere: mi dispiace, perché qui mi stavo ambientando bene e Luis Enrique contava quasi sempre su di me verso gli Europei. Ma prima di tutto c'è la salute delle persone".
Finora 8 presenze, 1 gol e tanto entusiasmo con la nuova squadra terza in Liga. I quasi cinque anni al Milan sembrano ormai lontanissimi: "Sono stato lì con tre presidenti, diversi allenatori, dozzine di compagni", non si nasconde l'esterno classe '93. "E' difficile costruire qualcosa di solido in un ambiente del genere. Ogni anno si ricomincia da capo, tutto è completamente diverso".
Un autunno deludente e il nuovo modulo ridisegnato dal mercato l'avevano messo ai margini del progetto. Ora a credere nello spagnolo sono Monchi e il Siviglia (con cui a determinate condizioni scatterà l'obbligo di riscatto). E per Suso, le cause del mancato salto di qualità in rossonero sembrano rimaste a Milano.
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