Con il comunicato ufficiale della scorsa notte, la nascita della Superlega ha creato un vero e proprio terremoto nel mondo del calcio. Molteplici sono i pareri contrari espressi nelle ore immediatamente successive alla presentazione del progetto di una competizione che vedrebbe partecipare soltanto un numero ridotto di squadre per diritto acquisito e senza bisogno di guadagnarsi l’accesso attraverso una qualificazione sul campo. Un tipo di competizione che andrebbe fortemente in contrasto con l’anima dello sport, basata sul merito.
Ma ci sono precedenti in questo senso? L’Europa del basket ha fondato una competizione molto simile a quella che potrebbe essere la nuova Superlega di calcio. Si tratta dell’Eurolega, competizione alla quale prendono parte in totale diciotto club facenti parte della FIBA Europe: undici sono fissi, cinque vi accedono annualmente al raggiungimento di determinati risultati (vincitrice del campionato tedesco e della lega adriatica, la prima classificata del campionato spagnolo e della VTB League che non possiedono la licenza A, la vincente dell’Eurocup) e due partecipano su invito.
L’Eurolega nacque inizialmente come Coppa dei Campioni, prima della spaccatura che avvenne nel 2000, esattamente come sta accadendo oggi nel mondo del calcio: la ULEB (Unione delle Leghe Europee di Basket, fondata nel 1991 per fare pressione sulla FIBA) registrò il marchio Eurolega lasciato scoperto da FIBA Europe, la quale creò la Suproleague. Si creò così una spaccatura nei club europei di basket: Panathinaikos, Maccabi Tel Aviv, CSKA Mosca ed Efes Pilsen rimasero con la FIBA, mentre Olympiakos, Virtus Bologna, Fortitudo Bologna, Real Madrid, Barcellona, Baskonia e Benetton Treviso hanno aderito alla ULEB. Nel maggio del 2001 l’Europa ebbe così due campioni: la Virtus Bologna nella ULEB Euroleague e il Maccabi Tel Aviv nella FIBA Suproleague.
Dopo questa stagione di transizione, i leader delle due organizzazioni si convinsero della necessità di elaborare un nuovo singolo torneo. La trattativa vide la ULEB in una netta condizione di superiorità e la FIBA non ebbe altra scelta che accettare le sue condizioni. Di conseguenza, la competizione FIBA venne assorbita dalla Eurolega ULEB.
Venne così introdotto il sistema delle licenze, che garantisce ancora oggi l’accesso pluriennale ad alcune squadre, con l’integrazione delle migliori piazzate nei campionati più importanti. A partire dalla stagione 2016-2017, anche a seguito della rinnovata rivalità con la FIBA che cercò di rilanciare dei propri tornei, la competizione cambiò formato diventando un campionato a sedici squadre (diventate poi 18 nel 2019), di cui undici licenziatarie.
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