Interviste e Storie

“On Our Way”… to the Premier League! Il Sunderland torna in paradiso

L’esultanza di Tom Watson, attaccante del Sunderland (IMAGO)

Dopo 8 anni di inferno, il Sunderland torna in Premier League: dalla doppia retrocessione alla storica vittoria contro lo Sheffield United.

A Sunderland il calcio, o meglio, il football, è una cosa dannatamente seria. Lo è ancora di più quando un club come i Black Cats retrocede dalla Premier League dopo dieci stagioni consecutive.

Quel pizzico di arroganza, che non può mancare in un club così blasonato, ha fatto sì che il club volesse raccontare quella stagione in Championship con una serie TV, quasi come una passerella per il prossimo ritorno nella massima serie. Eppure, succede l’esatto opposto: seconda retrocessione di fila e il Sunderland finisce nel baratro.

A Sunderland, città portuale al nord dell’Inghilterra, il calcio è un appiglio, un modo di evadere da una città in difficoltà dal punto di vista della disoccupazione. Se anche i Black Cats faticano, lo fa tutta la sua gente.

Eppure, dal baratro si può soltanto risalire. Dopo 9 anni di purgatorio, fatti di anni difficili, rivoluzioni e risultati altalenanti, i Black Cats ce l’hanno fatta. Il Sunderland vince in rimonta contro lo Sheffield United e conquista la promozione in Premier League.

Una partita dai mille volti

L’inizio della partita è veramente complicato per il Sunderland, che rischia di andare in svantaggio dopo soli 2′. Grande risposta di Patterson sul colpo di testa di Moore. L’equilibrio dura 25 minuti, con le Blades che passano in vantaggio grazie a un’invenzione d’esterno di Hamer, che pesca Campbell. L’attaccante dello Sheffield con lo scavetto porta avanti i suoi.

Il Sunderland soffre, tanto, rischiando di andare sotto di due gol. La rete di Burrows viene annullata dal VAR per la posizione irregolare di Vini Souza, con i Black Cats che non sembrano poter reagire.

Sunderland (IMAGO)

Eppure, quando meno se lo si potesse aspettare, arriva la reazione. Dopo una prima parte della ripresa senza particolari occasioni, è Mayenda a pareggiare i conti, spaccando la porta con un gran destro sotto la traversa. Continua l’assalto del Sunderland, che trova il gol che manda in paradiso i propri tifosi.

Uno scherzo del destino, che voleva che i Black Cats tornassero dove meritano. È Tom Watson l’eroe di serata, il classe 2006, nato a 20 kilometri da Sunderland e prodotto del settore giovanile biancorosso. L’attaccante pesca l’angolino, mandando in visibilio tutto Wembley.

“Sunderland ‘Till I Die”, i Black Cats tornano a sognare

Hanno sofferto, sono passati dall’essere una presenza certa in Premier League a lottare per non retrocedere in Championship, a volte anche non riuscendoci. Eppure ora sono qui, a Wembley, a portarsi a casa la promozione. Un ritorno che è il coronamento del lavoro di un uomo francese, che siede sulla panchina dalla scorsa stagione e che ha fatto rinascere in pieno il club.

Regis Le Bris ha portato quella calma che era mancata negli anni difficili in League One e in Championship. Ha reso capitano un ventiduenne, nato e cresciuto a Sunderland, come Daniel Neil, e ha puntato su giovani di qualità come Jobe Bellingham, fratello di Jude e lo stesso Mayenda. Ha riportato la gioia di andare allo stadio ai propri tifosi, che ora si godono il proprio condottiero.

La squadra più giovane della Championship, che con le proprie idee è riuscita a conquistarsi il posto ai playoff. Si iniziava sinistramente a capire qualcosa in semifinale, quando Dan Ballard lanciava i Black Cats verso Wembley con il gol ai supplementari contro il Coventry City. Quegli stessi tifosi che sognavano il ritorno in Premier League hanno rivisto con gli occhi lucidi quella rete sul treno verso lo stadio più famoso d’Inghilterra, con quella speranza nel cuore di poter compiere l’impresa.

Quell’impresa è effettivamente arrivata: i tifosi che si erano allontanati sono tornati a sognare, a sostenere quella gloriosa squadra che stava vivendo il momento più difficile della sua storia. Ora, è il momento di festeggiare: lo Stadium of Light vedrà nuovamente le luci della Premier League.

Mattia Picchialepri

Cresciuto sotto la Mole con la diatriba tra granata e bianconero, innamorato del calcio grazie al mancino di Arjen Robben. Con il tempo mi sono appassionato anche ai motori e, soprattutto, alla palla a spicchi. Amo raccontare le storie dietro ai protagonisti dello sport.

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