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Rimonta in zona “Aurelio”: lo Spezia continua a sognare

Lo Spezia pareggia nel finale con il Palermo grazie al terzino bianconero.

Cuore, passione e…palle inattive. Il pareggio tra Spezia e Palermo, 2-2 il risultato finale, nasconde in realtà tante altre emozioni.

La corsa di Aurelio sotto la Curva Ferrovia, settore caldo del tifo bianconero, gli occhi quasi in lacrime di Luca D’Angelo. É il 93’, ma per capire come si è arrivati a tutto questo, bisogna fare un passo indietro.

Già, perché i liguri volevano rosicchiare qualche punto al Pisa -sconfitto in casa dal Cittadella– mentre i rosanero arrivavano all’appuntamento con l’euforia generata dall’acquisto di Joel Pohjanpalo.

A rompere gli equilibri è stato, però, Filippo Ranocchia, con un mancino all’incrocio dopo appena 23 secondi dall’inizio. É il quinto gol più veloce nella storia della Serie B, ed è forse il primo segnale di una gara che da lì in poi ha regalato un vero e proprio viaggio sulle montagne russe.

Sulle orme di Pio

Il gol di Brunori, a metà secondo tempo, gela il “Picco” allontanando lentamente la possibilità di avvicinarsi al secondo posto. Dal rosanero – é proprio al “Barbera” che arrivò la prima sconfitta in campionato – al rosanero. Sembra quasi scritto. In campo c’è anche Lapadula, la grande novità di mercato dei bianconeri, ma ogni tentativo sembra inutile, perché il Palermo si difende bene.

Poi, come al solito, é quel ragazzo (ormai diventato “adulto”) con il numero 9 a farsi carico di tutto, si guadagna un calcio d’angolo quasi nei minuti di recupero e con le braccia chiama la tifoseria. É il preludio a quello che succederà al 92’. Girata di testa perfetta in area di rigore, imprendibile per Audero. E in quel momento, come già successo altre volte, la carica dello Spezia diventa incontenibile.

Pio Esposito, attaccante dello Spezia (IMAGO)

Palle inattive: un fattore in più

La partita sembra ormai finita, poi al 95’ succede quello che non ti aspetti. Calcio d’angolo dalla destra, Colak anticipa tutti di testa e serve involontariamente un assist per Aurelio, che deve solo appoggiare in porta la palla del 2-2 finale.

Aspettate, ma dove l’avevamo già visto? Era il 24 agosto, seconda gara di campionato, giorno della sfida con il Frosinone. Vittoria in quel caso, pareggio fondamentale oggi. E il dato ancor più eclatante riguarda i gol da palle inattive: ventuno da inizio stagione. Esultano tutti, mentre un uomo si stringe la testa tra le mani lì in mezzo al campo. É Luca D’Angelo, che a fine gara dirà: “Mi sono emozionato, mi rende felice vedere la gente felice”. Imbattibilità casalinga conservata, ma il tramonto sul “Picco” ha ormai sfumature sempre più bianconere.

Rocco Cristarella

Nato nel 1995, vivo sospeso a metà tra la Calabria e Pisa. Cresciuto tra una punizione di Pirlo (rigorosamente al Granillo) e le magie di Manu Ginobili. Vivo di storie e di sport, in attesa di coronare il mio sogno: diventare giornalista.

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