Luciano Spalletti - IMAGO
L’intervista di Luciano Spalletti dopo Bologna-Juventus, valida per la quindicesima giornata di Serie A.
La sfida del Dall’Ara tra Bologna e Juventus termina 0-1 per la formazione di Luciano Spalletti.
Decisivo il colpo di testa di Cabal su assist di Yildiz, che manda la Juve al quinto posto in classifica con 26 punti.
Al termine dei 90 minuti, Luciano Spalletti ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Dazn.
L’allenatore bianconero ha esordito così: “Vittoria più importante da quando sono alla Juve? Sicuramente sì, perché poi incontravamo una squadra che ha una forza ben definita. Ha valore ed entusiasmo, è costruita bene e anche in 10 ci hanno creato situazioni difficili. Hanno una mentalità ben precisa, spiccata. Aver vinto qua ha ancora più merito per i miei professionisti, per i miei calciatori. Stasera a loro va detto ‘bravi’ veramente“.
E ancora su Cabal, decisivo con la sua rete per la vittoria: “Delle cose fatte bene le avevo viste durante gli allenamenti. Lo avevo detto anche alla dirigenza, li avevo trovati energici e reattivi durante gli allenamenti. C’era bisogno di una prestazione che desse tranquillità. La prestazione viene poco valutata nel calcio. Stasera la Juventus è stata dentro la partita, nel cuore della squadra. Vicina al pallone per 90 minuti. Poi Cabal è un’intuizione. Ogni tanto deve imparare a correggere la sua emozione, perché è uno emotivo. È un “caballo”, Cabal…, perché ha gamba e forza. È talentuoso quello che fa i colpi di tacco, ma anche quello che fa i 100 metri venti volte a tutto fuoco. È fisico, forte di testa e no subisce l’1 contro 1, ma nelle partite giocate finora è stato un po’ sporco per il valore che ha e per il livello di calcio che bisogna giocare. Per cui gli ho rotto un po’ le scatole“.
Infine, su Openda: “È un calciatore differente da David. David è uno che è uno che lega il gioco, che ha relazioni. Ogni tanto mi sembra più una seconda punta che una punta. Viene a legare ed è bravissimo a trovare gli inserimenti. Openda è più potente e ha più forza, che probabilmente contro squadre come il Bologna si trova più a suo agio perché ha i 60 metri di strappo fatti di potenza pura e velocità. È stato avvantaggiato anche un po’ dal modo di giocare del Bologna”.
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