Luciano Spalletti, allenatore della Juventus (Imago)
Luciano Spalletti ha parlato nella conferenza stampa alla vigilia del big match Juventus-Roma: le sue parole
Una sfida tra ex. Da Soulé e Dybala in campo, a Luciano Spalletti in panchina. Sabato 20 dicembre, alle 20:45, è tempo del big match tra Juventus e Roma.
Una gara importantissima per le due squadre, rispettivamente al quinto e al quarto posto della classifica di Serie A, divise soltanto da quattro punti.
Storia di intrecci di mercato e partite dal sapore storico: quello tra i giallorossi e i bianconeri non è mai un incontro come gli altri.
Proprio di questo ha parlato alla vigilia della gara Luciano Spalletti, oggi allenatore della Juventus, in conferenza stampa.
L’allenatore della Juventus ha introdotto la gara: “Li ho visti allenare nella maniera corretta, soltanto nell’ultima gara abbiamo fatto vedere quel miglioramento, che deve essere il modo di proiettarsi in questo tipo di calcio. Poi è il mantenere le cose che fa la differenza. Milik? Domani è convocato, l’ho trovato come un bambino felice che avrà la possibilità di rifare il gioco che gli è sempre piaciuto. È un giocatore che ha caratteristiche importanti”.
Su Gasperini: “Io sto bene con tutti, soprattutto quelli di questo campionato. Gasperini mi ha messo curiosità da sempre, il suo modo di ragionare e di praticare un mestiere fa la differenza. Da quelli come lui c’è da imparare. Il suo tipo di gioco lo fanno in molti, tanti dicono ‘fanno come l’Atalanta’ o ‘come la Roma’. Già quando era a Crotone era così, utilizzava l’uomo contro uomo. Ora tutti gli ex calciatori giocano come lui, da Palladino a Bocchetti, come Modesto e Juric. La Roma anche, adesso ha giocatori trasformati. Gasperini ti mette in difficoltà, fa segnare tutti”.
Poi, ha continuato: “Il fatto dell’essere anche belli dipende poi da quello che diventa attraente per gli sportivi. Il bello tipo ‘vetrina di negozio’ non è efficiente, è meglio avere gli abiti un po’ più stropicciati e fare bene. La cosa fondamentale da fare è riuscire a prevedere le cose. Abbiamo dei margini di miglioramento, bisognerà vedere se in questo contesto di livello così alto dal punto di vista di corsa e impegno mentale riusciamo a trovare questi spazi. Vedremo se da queste partite che abbiamo disputato riusciremo a prendere slancio. Anche a Bodo abbiamo sofferto, ma dentro a quel tipo di campo dove tutto è diverso a livello di velocità abbiamo fatto una buona prova”.
Su Yildiz e McKennie: “Prima si vedeva un giocatore in campo e si collegava dove fossero gli altri. Adesso non è così, non sai dov’è l’avversario, bisogna guardare dove non si guarda. Gli spazi sono tra gli avversari, non tra le linee. Questo radar deve essere attivo in maniera continuativa. Lo faceva Totti o Del Piero, che con le loro giocate anticipavano il tempo, per gli altri era impossibile. Questi calciatori determinavano agli altri di stare al suo livello, lo facevano Salah e Perrotta con Francesco. È la mentalità che ci vuole per andare oltre a queste continue piccole prigioni che ti portano questo tipo di squadre, ci vuole la fantasia“.
Sulle scelte: “Bremer gioca, c’è anche un po’ di valutazione da fare. Bisogna capire se sarà Rugani o Cabal al suo fianco, valuterò domani mattina. David? Hanno fatto bene a non portarlo a cena, la prima volta che l’hanno portato ha grattugiato il parmigiano sulla pasta alle vongole (ride, ndr). Mercato? Non ho parlato di niente con la società, non mi interessa granché. Ne abbiamo parlato all’inizio, non vado a cercare niente. Per quanto riguarda il play davanti alla difesa li abbiamo già, lo stesso Locatelli sta migliorando. È un giocatore che deve accorciare un po’ le tempistiche del possesso di palla, ma i piedi di fare quel ruolo. Anche Koopmeiners, Miretti e Thuram lo sanno fare secondo me. Senza Koop non so cosa succederà, cerco di decidere sulle abitudini che hanno i giocatori. Dipende sempre dall’avversario”.
Poi: “Noi abbiamo fatto una partita per bene, questa è davvero una partita da esame di maturità. Qualche defezione ce l’abbiamo, ma siamo convinti di potercela giocare alla pari con la Roma. Vedo i ragazzi più coinvolti in tutto quello che capita. Hanno giocato la partita a viso aperto. Cambiaso? È un giocatore che mi piace e sa fare tutto. In questo momento ho preferito togliergli dei pezzi di partita, ha delle potenzialità superiori rispetto a quello che sta facendo. Ci è rimasto male, è esigente con sé stesso. Non ce l’aveva con nessuno, sa che può fare di più, è uno di quelli che legge i dati che gli vengono mandati. Quando un giocatore è presuntuoso è inallenabile, lui non è così”.
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