Non tutti i supereroi indossano una maschera, alcuni, forse, l’hanno soltanto dimenticata a casa. E potrebbe essere successo proprio questo a Sheraldo Becker. Calciatore di professione, membro degli Avengers nel tempo libero.
«Il Multiverso è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco», bacchettava Doctor Strange allo Spiderman di Tom Holland. E la storia che segue potrebbe essere una classica trama di una pellicola targata Marvel Cinematic Universe. Perchè? C’era una volta un calciatore nato in Olanda ma da genitori surinamesi in cerca di riscatto, che decide di rimettersi in gioco fino ad arrivare a scrivere la storia di una squadra. Con una maschera sul volto. E con tanto di beffa (finale).
La storia di Sheraldo Becker parte da Amsterdam. Olandese, ma di origini surinamesi, il classe 1995 cresce nelle giovanili dell’Ajax. Una storia come tante, gol e buone prestazioni tra i pari età. Poi l’occasione di far bene tra i grandi, prima allo Zwolle e poi all’Ado Den Haag.
Sheraldo Becker segna anche – sette gol e dieci assist in 33 partite – ma l’Eredivisie gli sta stretta. Ecco che, praticamente a costo zero, decide di passare all’Union Berlino nell’agosto del 2019. E proprio lì, con i ferrai, il surinamese trova la sua dimensione e la trascina in UEFA Champions League per la prima volta nella sua storia. È lui a firmare le prime reti dell’Union Berlino nella competizione grazie alla doppietta contro il Braga.
Proprio contro i portoghesi, Sheraldo Becker ha segnato le due reti dell’Union Berlino. Le prime in Champions League per un giocatore del Suriname. Perchè, nonostante l’infanzia in Olanda, il classe 1995 ha deciso di rimanere fedele alla terra che ha dato i natali alla sua famiglia. E poi la classica esultanza. Posa plastica alla Spiderman mentre è intento a sparare ragnatele verso i villain.
«Da grandi poteri derivano grandi responsabilità», è vero. Proprio per questo, è lo stesso Sheraldo a segnare le prime reti in Champions dell’Union Berlino, lui che era stato così decisivo per raggiungere questo sogno. Questa volta, però, mancava la maschera del protettore di Lower East Side. L’avrà dimenticata? Forse.
O forse, semplicemente, era rimasta a casa. Perchè contro il Braga, l’Union Berlino non giocava nel suo stadio – l’Alte Försterei – ma all’Olympiastadion. Questa, però, è un’altra storia… (Qui i dettagli)
Spiderman, si sa, è uno supereroe triste e malinconico. E proprio come – Alert spoiler – il bimbo ragno ha dovuto rinunciare a ricongiungersi alla sua MJ dopo l’incantesimo di Doctor Strange, così Sheraldo Becker ha avuto una beffa finale. Prima la doppietta, poi la rimonta e il sorpasso del Braga. La rete di Castro al novantaquattresimo minuto ha scippato l’Union Berlino del primo punto della storia in Champions League.
Sarebbe stato bellissimo celebrare la doppietta con un punto e, forse, sarà anche successo in qualche realtà parallela. Ma non stasera, perchè, alla fine, il multiverso è sempre imprevedibile. Chiedere conferma a Sheraldo Becker, lo Spiderman surinamese.
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