Chiamare soltanto “amichevole” una qualsiasi sfida tra Scozia e Inghilterra è una delle assurdità più grandi dello sport. Ma così è stata definita la partita di questa sera tra le due nazionali. Giocano a 150 anni (la prima era stata giocata nel 1872 ma a novembre, perciò non ha “compiuto” ancora il 151esimo anno) di distanza dal primo incontro ufficiale.
Ma come puoi chiamare “amichevole” uno scontro che dura dal VI secolo d.C. Da quella prima battaglia tra la Nortumbria (Inghilterra) e i Pitti (Scozia), sono passati 15 secoli: in mezzo due guerre d’indipendenza, centinaia di morti e un referendum storico, quello del 2014 con la vittoria risicata del “No”. Nello scorso anno, la Corte Suprema ne ha anche vietato uno nuovo. Oggi fortunatamente niente più armi, ma solo palloni. Se parliamo di quello ovale, le sfide al Sei Nazioni di rugby sono sempre tra le più belle. E fortuna che il Mondiale, in corso in questi giorni, non vede giocare nessuna delle due. Altrimenti Hampden Park sarebbe stato vuoto.
E invece sarà la solita bolgia. Sarebbe stato bello giocarla nello stesso stadio della prima, ma oggi è un campo di cricket. 4mila erano gli spettatori in quell’esordio, sold out: provate voi a mettere a disposizione di scozzesi e inglesi oggi solo questi biglietti. Che in realtà per loro di anni dalla prima partita ne sono passati due di più. Infatti il primo match tra Inghilterra e Scozia si è giocato all’Oval di Londra (anche qui il cricket ha preso tutto) nel 1870. Di sfide nella capitale inglese ne furono organizzate altre quattro, ma nessuna è stata riconosciuta dalla Fifa, fino a quella dell’Hamilton Crescent. Questo perché la nazionale scozzese delle prime gare, era una selezione solo dei migliori scozzesi della città di Londra.
I tentativi di riappacificamento tra le due fazioni sono stati diversi. A partire dal “brutale corteggiamento” di Enrico VIII (sì, quello delle sei mogli), che voleva forzare il matrimonio tra suo figlio Edoardo e la scozzese Maria Stuarda. C’era la firma del re scozzese, ma nel frattempo quello inglese aveva cambiato religione, perciò, il pretendente preferito diventa il figlio del Re di Francia, cattolico. Da lì una guerra di 7 anni, quanto bastava poco. Più pacifici i tentativi della Regina Elisabetta. Paradossalmente era molto amata non in tutta la Scozia, ma sicuramente nei dintorni del Castello di Balmoral, la residenza privata della Famiglia Reale dove passava molto tempo e dove è morta. Uno dei pochi posti dove poteva girare tranquillamente anche per negozi. Forse è stato questo il fattore per cui ancora oggi gli abitanti la ricordano con affetto, vederla al naturale.
Ora, i protagonisti del riavvicinamento sono stati Harry Kane e Andy Robertson, i rispettivi capitani di Inghilterra e Scozia. I due, che si sono incontrati proprio nel campo della prima partita ufficiale, hanno presentato una maglia speciale che indosseranno nel pre gara. Rispecchiano quelle maglie di 150 anni fa e verranno messe all’asta: i ricavi andranno all’Alzheimer Society.
La Scozia è in una forma strepitosa: tutte vinte le partite nel girone e una qualificazione ai prossimi Europei sempre più vicina. I tifosi hanno ancora negli occhi le immagini di Hampden Park stracolmo a Euro 2020. L’Inghilterra è sempre tra le nazionali più forti del mondo, ma è reduce da un pareggio scialbo contro l’Ucraina. Che gli scozzesi possano prendersi la “vendetta”?
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