Dire che la stagione sia stata travagliata per la Sambenedettese è dire poco. La squadra è andata avanti senza aver percepito uno stipendio dallo scorso settembre, con i giocatori che hanno sostenuto un campionato mentre, fuori dal campo, dovevano capire come evitare lo sfratto dalle loro abitazioni. Alla fine è arrivata anche l’ufficialità del fallimento, ma ciò non ha evitato che la Samb potesse comunque giocarsi i playoff di Serie C, poi persi al primo turno con il Matelica.
“È stata una stagione ricca di tante cose. Di sapori dolci, amari, tanta difficoltà sotto tutti gli aspetti”, ha analizzato ad annata terminata Maxi López, capitano della Samb e protagonista di un’intervista sui canali ufficiali del club. “Però penso che la squadra abbia dimostrato di aver lasciato tutto quello che aveva, e di più, dentro il campo. Era la nostra maniera di rappresentare la città, i nostri tifosi, tutti quanti”, ha continuato.
L’argentino ha poi sottolineato l’unità della squadra, che nonostante mescolasse giocatori di diverse origini ed esperienze ha saputo compattarsi nei momenti di difficolta: “Un gruppo che è stato formato all’inizio dell’anno, con gente che faceva la prima esperienza in Italia, in un campionato più duro. Un calcio diverso. Però sono stati veramente capaci di lasciarsi dietro le loro culture, si sono chiusi in un pugno e hanno fatto dell’unione la forza per arrivare dove alla fine siamo arrivati, tentando di vincere il playoff”.
Una stagione umanamente complessa. Una sfida per tutti, ma innanzitutto proprio per Maxi López, leader di questo gruppo: “È stata un’esperienza di vita, nelle difficoltà da risolvere, nel provare ad aiutare un compagno, un amico, dentro e fuori dal campo. Ho vissuto tante cose nella mia carriera, questa penso che mi abbia formato ancor di più come uomo, nei valori. Il sacrificio che hanno fatto questi ragazzi quest’anno è stato incredibile. Mi hanno insegnato a continuare a lottare, a non mollare, insieme alla gente della città che ci è stata vicina in ogni momento, in qualsiasi cosa di cui la squadra ha avuto bisogno. Questa è stata una cosa bellissima”.
Dopo il commento sul passato della stagione appena trascorsa, López conclude con una visione speranzosa del futuro, che per la società Sambenedettese è ancora assai incerto: “Io sono uno che pensa sempre positivo. Spero che si riesca a trovare una soluzione. Sono fiducioso e spero che questo sogno continui altri 100 anni”. Lo spera anche San Benedetto del Tronto.
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