Wayne Rooney torna in Nazionale. L’Inghilterra lo riabbraccia e il motivo è tra i più nobili di tutti: un’iniziativa di beneficenza. Il 15 novembre a Wembley scenderà in campo contro gli USA, che hanno adottato Rooney: l’incasso verrà devoluto alla fondazione WR, creata proprio al bomber che ha fatto le fortune di Manchester United e Everton e che ora gioca nella DC United. Sarà la sua ultima partita in Nazionale: la numero 109. Ma avrà un altro numero, il 10, sulla maglia? “Non mi importa” dice lui in conferenza stampa. L’obiettivo è proprio un altro.
La fascia di capitano, almeno? “No, nemmeno quello mi interessa. Come non mi interessa giocare per tutta la partita. Non ho fatto alcuna richiesta a Gareth. Gli ho detto: quando ti servirà, ci sarò; quando mi dovrai togliere, toglimi“. Ma perché rinunciare a una vetrina come questa, in una partita dedicata alla sua fondazione? “La cosa più bella di tutte sarà quella di giocare ancora per qualche minuto su quel campo“. Quello conta, per lui. Oltre ai soldi che verranno devoluti per aiutare i bambini in difficoltà. Calcio e sentimenti si intrecciano nella partita di Rooney in Inghilterra. L’ultima in Nazionale. Forse la più bella.
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