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Roma-Empoli, Mourinho: “A volte sembra come se fossimo quasi in B, ma siamo lì sopra”

La Roma di José Mourinho reagisce dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia e vince in campionato per 2-0 contro l’Empoli di Paolo Zanetti. Una vittoria archiviata già dopo sei minuti, con i giallorossi che si sono portati sul doppio vantaggio grazie alle reti di Ibanez e Abraham, entrambe sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Paulo Dybala. Al termine del match, ha parlato ai microfoni di Dazn José Mourinho, allenatore della Roma. 

Roma-Empoli, le parole di José Mourinho

Dopo la vittoria della Roma contro l’Empoli, José Mourinho ha dichiarato: “Per un piccolo periodo in questa stagione Abraham mi ha creato qualche dubbio, perché ha avuto un momento difficile. Adesso gioca in un modo bellissimo, anche se non fa gol il suo contributo è sempre importante. Ha fatto molto, molto bene. La realtà è che sta vivendo un gran momento”.

Mourinho ha poi proseguito: “Oggi abbiamo giocato con la squadra più forte che abbiamo, si è visto per 30 minuti. Con un grande gioco ben definito, poi l’intensità si è abbassata e abbiamo giocato diversamente. Si è abbassata perché è la nostra natura. Dybala aveva qualche difficoltà, anche Pellegrini e Matic hanno fatto un grande sforzo. Sono contento perché noi giochiamo con i nostri limiti, facciamo ciò che possiamo fare. Oggi abbiamo battuto una squadra davvero difficile da affrontare, l’ho detto anche a Zanetti dopo la partita. Noi facciamo sempre il massimo, lavoriamo sempre tanto. Oggi ho detto di entrare con uno zaino pieno di tristezza e frustrazione dopo la sconfitta. La verità è che noi facciamo sempre il massimo”.

Infine l’allenatore giallorosso ha concluso: Belotti? Arrivato tardi, ha avuto due infortuni. Sembrava che stesse migliorando, ma ha avuto l’ultimo infortunio. Ora sta bene e nell’ultima partita ha fatto bene. Al di là del gol ha fatto un gran lavoro, quasi paragonabile a quello che ha fatto oggi Abraham. Cresce la sua fiducia e cresce anche la mia fiducia nei suoi confronti. In campo vanno undici, le altre squadre hanno in panchina giocatori incredibili, ma domande così non ne arrivano spesso, a noi subito. Se giocano Belotti e Abraham insieme non ci sono più attaccanti in panchina. Oggi solo trenta secondi? Sempre meglio che zero. Zaniolo? Un problema della società, non deve risolvere con me. Smalling? Non posso fare nulla per convincerlo. A volte sembra come se la Roma stia quasi per andare in B, ma siamo lì sopra insieme alle altre squadre fortissime”.

Mourinho in conferenza stampa

“Il campionato è una maratona. Gli infortuni sono normali nel calcio. A volte sono poco importanti, altre volte sono molto lunghi. Ma questo fa parte del calcio. E le squadre che hanno la possibilità di non soffrire con gli infortuni sono quelle che arrivano alla fine della maratona in condizione di avere una classifica migliore. Per noi ogni infortunio o squalifica è un problema. Ogni giocatore che perde un po’ forma è un problema. Noi soffriamo con queste cose. Le squadre che non soffrono hanno più possibilità di arrivare fino in fondo e di raggiungere i propri obiettivi.

 

 

Con una partita a settimana noi possiamo fare cose ‘importanti’. Con tre a settimana diventa più difficile. Qualche tifoso non lo capisce ma è normale. Loro amano il club ma di solito le la loro zona di competenza non è il calcio. La stampa commenta, fa tweet. Capiscono? Ma io sono contento con i miei giocatori e sono con loro. Oggi abbiamo vinto contro un’ottima squadra con 30 minuti fortissimi a tutti i livelli. Sono due gol da palla inattiva ma potevano essere anche gol di transizione o organizzazione offensiva. Abbiamo giocato bene ma poi ci siamo abbassati perché l’ho chiesto io ai giocatori. E’ la nostra natura.

 

 

Ci sono altri allenatori per cui è automatico al 60′ doppio cambio, al 65′ altri due. E la squadra migliora. Noi non possiamo fare questo, dobbiamo gestire minuto per minuto. Oggi abbiamo vinto non dico con tranquillità ma con sicurezza sì, contro un ottimo avversario. Fischi a Pellegrini? Forse qualcuno non capisce lo sforzo e i sacrifici. Ha giocato 95 minuti due giorni fa, oggi altri 93. Non è facile ma va bene. Sa che il suo allenatore lo rispetta e rispetta il suo sforzo e tutto quello che lui fa per la squadra. Ovviamente non parliamo di 60mila persone… Se sono cinquanta che fischiano… Quaranta punti? Straordinari, sono molto contento”. 

Redazione

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