Auto, cinema e aeroplani. È la vita da sogno di Dan Friedkin. È il sogno americano che si avvera. Imprenditore del Texas, ma ormai dagli affari internazionali. L’azienda di famiglia partita dal padre venditore d’auto in un concessionario è diventata la società con l’esclusiva della distribuzione Toyota in cinque stati: Arkansas, Louisiana, Mississippi, Oklahoma e Texas.
È lui l’investitore che diventerà il nuovo presidente della Roma, dopo l'ufficialità della firma dell'accordo preliminare tra il suo gruppo e quello di James Pallotta . Un'operazione da 591 milioni di euro, che si concluderà definitivamente entro la fine di agosto. Le trattative per l'acquisizione del club giallorosso sono quindi arrivate a un punto di svolta, dopo che il tutto – reso noto dalla Roma lo scorso dicembre con un comunicato ufficiale – si era arenato a causa dell'emergenza Coronavirus.
Dalla terra e le automobili Friedkin è poi volato in aria sugli aeroplani, la sua vera passione. Ha una licenza da pilota d’aereo che gli ha permesso di prendere parte alla formazione dei voli acrobatici dell’Air Force, un privilegio toccato solamente ad altri 9 civili.
Infine la sua ultima passione, il cinema e i film. Produttore esecutivo di alcune importanti pellicole uscite da Hollywood: The Square, vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2017 e The Mule il film di Clint Eastwood su Paul Getty. Cinema e aerei si sono poi uniti nel film Dunkirk, dove lo stesso Dan Friedkin era il pilota dell’aereo ripreso nella scena finale. Una passione ereditata dal papà Kenny che nella Seconda Guerra Mondiale fu istruttore e pilota di aerei.
Non manca lo sport. Già due anni e mezzo fa Friedkin aveva provato ad acquistare la squadra di basket degli Houston Rockets, venendo però poi superato dall’italo-americano Tilman Fertitta. Tuttavia sia il palazzetto degli Houston Rockets sia lo stadio dei Dallas FC, squadra della MLS, sono sponsorizzati dalla Toyota. Una trattativa per dare il nome della casa giapponese ai due impianti portata avanti proprio da Friedkin. A Roma invece potrà seguire lo sviluppo del progetto stadio dalle fondamenta e magari intavolare anche qui una trattativa sul naming rights.
Con un patrimonio personale di 4,1 miliardi di dollari, è al 187° posto tra i più ricchi d’America e il numero 504 al mondo. Ma parafrasando le parole dette in “Tutti i soldi del mondo” da Paul Getty: “Non ho soldi da buttare”. Le passioni, le aziende di famiglia e il business. Ma soprattutto lo sport, l’ultimo regalo che ancora mancava a Friedkin. E che presto troverà a Roma.
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