Gianluca Rocchi (Imago)
Le parole di Gianluca Rocchi, a Open Var in merito agli episodi arbitrali accaduti nel corso della 38ª giornata di Serie A
Col termine della stagione di Serie A, il designatore ha parlato a Open VAR esprimendosi sulle principali decisioni arbitrali dell’ultimo turno di campionato. Prima di tutto, però, è tornato sull’episodio Ndicka-Bisseck avvenuto domenica 27 aprile durante Inter-Roma della 34ª giornata.
Questa la sua analisi: “Un errore non aver spiegato prima. Il non rigore una scelta molto al limite a livello di VAR, mentre si tratta di un rigore da assegnare in campo e piuttosto evidente. A livello di VAR avevamo qualche dubbio, ma per noi è sia da rigore che da intervento VAR“.
Ripercorrendo il dialogo a distanza tra l’arbitro Fabbri (“Non lo tira mai giù, sono solo le braccia intorno al corpo”) e il VAR Di Bello (“Le braccia si staccano quando va giù Bisseck”), Rocchi spiega l’errore. Queste le sue parole: “Di Bello sbaglia perché non si concentra su come inizia la trattenuta, la decisione finale viene influenzata dalla poca sostanza della trattenuta, ma è sbagliata. Meglio una On Field Review in più che una in meno: è il passettino in più che dovremo fare, permette agli arbitri di non portarsi dentro l’errore”.
Dopodiché passa all’analisi dei principali casi dell’ultima giornata. A partire dal cartellino rosso estratto a Pepe Reina per il fallo su Taremi in Como-Inter. “Si può discutere sulla direzione, ma il portiere è fuori dall’area, quindi la punibilità è altissima. Da lì si presume che il calciatore segni. Per noi è un DOGSO chiaro, ottima chiamata del VAR Mazzoleni”.
Due gli episodi chiacchierati in Venezia-Juventus. Prima il gol annullato nel primo tempo ad Alberto Costa con overrule per tocco di braccio. Il messaggio dalla sala VAR: “Decisione fattuale, tocca con la mano e segna nell’immediatezza“. Rocchi dichiara: “Decisione corretta, già Colombo percepisce qualcosa in campo. Il regolamento è chiarissimo, basta un tocco per annullare“.
Poi il calcio di rigore assegnato ai bianconeri nella ripresa per fallo di Nicolussi Caviglia su Conceição. Dalla sala VAR si sente: “Rigore nettissimo“. Valutazione approvata da Rocchi: “Ottima decisione in campo. Mi è piaciuta molto la scrupolosità del VAR nel cercare un possibile fallo di mano di Locatelli nell’APP (azione d’attacco, ndr)”.
Dopodiché ammette l’errore sull’episodio Fazzini-Dawidowicz in Empoli-Verona. Il centrocampista azzurro dà una gomitata a pallone lontano, Doveri sta parlando con Henderson, il VAR Marini giudica non sia condotta violenta. Per Rocchi, invece, sarebbe stato da punire con OFR e rosso come i recenti Beukema-Gabbia, Yildiz-Bianco e Kalulu-Castellanos. “Manca un’OFR e un cartellino rosso per il giocatore dell’Empoli. Dobbiamo essere coerenti: certi gesti non vanno fatti. Rischiamo di permettere troppe cose che non vanno bene”.
Giusto, secondo Rocchi, non assegnare rigore in Lazio-Lecce per il tocco di Pierotti sul viso di Zaccagni. Chiosa finale del designatore sul bilancio stagionale della squadra arbitri Serie A: “Gruppo giovane, che è cresciuto tanto, con un futuro assicurato, sia a livello di arbitri che di Vmo. Abbiamo dato molti meno rigori soprattutto al ritorno, il rigore è una cosa seria”.
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