Quanto vale la qualificazione alla fase ai gironi di Europa League per le squadre di Serie A? La lotta per la qualificazione alle coppe europee è sempre molto accesa e incerta, la domanda è quindi sempre di grande attualità.
Come quello della Champions League, anche il montepremi della seconda competizione continentale per club varia a seconda di una serie di fattori: tra questi, per esempio, il posizionamento nella classifica finale del campionato nazionale dell’anno precedente, o anche la federazione di appartenenza (o meglio, il mercato televisivo che tale appartenenza è in grado di generare).
Prima di cercare di stabilire i ricavi di una qualificazione all’Europa League, è necessario stabilire due premesse, che riguardano entrambe i cambiamenti intercorsi rispetto alle passate stagioni. La prima: con la diminuzione delle partecipanti ai gironi da 48 a 32, la “torta” dei ricavi viene spartita fra meno società. La seconda: la Uefa ha deciso di ridimensionare il montepremi complessivo per il triennio 2021-2024, passando da 510 milioni complessivi a 465.
Ciononostante, i ricavi complessivi per la partecipazione all’Europa League non diminuiscono così nettamente. Questo perché, parallelamente alla riduzione del montepremi complessivo, la Uefa ha deciso di aumentare la quota per l’accesso alla fase a gironi: da poco meno di 3 milioni (2.9) a 3.6.
A questa “base” di ricavi, sono poi da aggiungere altre quote: quelle dei due market pool (1 e 2) e quella basata sul ranking storico, cioè sul posizionamento nella classifica Uefa degli ultimi dieci anni. Il market pool 1 è quello più stabile: varia solo a seconda del piazzamento della società nella classifica dell’ultimo campionato. Il market pool 2, invece, dipende dal percorso di ciascuna squadra in Europa League. La distribuzione della quota di market pool dipende anche, com’è ovvio, dal numero di squadre che partecipano alla coppa per una federazione. Se a partecipare per una certa nazione è una squadra sola, questa otterrà il 100% della quota. Se invece sono due, alla vincitrice della coppa nazionale andrà il 60 per cento e all’altra il 40, ecc.
Per quanto riguarda invece il ranking decennale, i premi variano entro una forbice piuttosto ampia: si va da un minimo di 132.000 euro a un massimo di 4,2 milioni circa. Il quadro è ulteriormente complicato dall’esistenza di altre voci di ricavo: quelle relative ai risultati (pareggio, vittoria), e quelle che riguardano i vari passaggi del turno, e anche l’eventuale vittoria del torneo.
Ma in concreto, a quanto possono ammontare i ricavi per la qualificazione all’Europa League, al netto di eventuali premi successivi? Si tratta di una cifra che si aggira intorno ai 10 milioni di euro, considerando iil “bonus girone” di 1 milione e facendo una media sia del ranking storico che della somma dei market pool. Una cifra che fa gola a molte delle società italiane.
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