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Primavera, ora la perdita di tempo del portiere “costa” un calcio d’angolo

Arbitro

Dopo la sperimentazione della rimessa laterale cambia la regola in merito alla perdita di tempo dei portieri. Ecco la novità.

Negli scorsi giorni l’IFAB, l’organo che si occupa di introdurre o modificare le regole del gioco del calcio, ha approvato la nuova norma relativa alla durata in cui i portieri possono tenere il pallone nelle proprie mani.

Il primo caso di sperimentazione abbiamo già avuto modo di vederlo: in Cesena-Juventus di Primavera, Zelezny ha tenuto il pallone per più di 6 secondi e l’arbitro ha concesso una rimessa laterale agli avversari.

La vera novità è che in Primavera, dove come detto era già partita una sperimentazione con concessione di rimessa laterale per perdite di tempo dei portieri superiori agli 8 secondi, verrà assegnato un calcio d’angolo.  

Di seguito il comunicato dell’AIA.

Matteo Marchetti (Imago)

Il comunicato dell’AIA

Di seguito il comunicato dell’Aia, pubblicato sui propri canali ufficiali: “Con riferimento alla sperimentazione di cui all’oggetto, attualmente in atto durante le gare del Campionato Primavera 1, in occasione del 139° Annual General Meeting, tenutosi lo scorso 1° marzo, l’IFAB ha deciso di modificare la Regola 12 del gioco, a decorrere dalla prossima stagione sportiva, prevedendo che se un portiere terrà il pallone per troppo tempo (più di 8 secondi), l’arbitro dovrà assegnare un calcio d’angolo alla squadra avversaria come punizione dell’infrazione.

A tale proposito, tanto quanto direttamente comunicato tramite Lega Serie A alla CAN C in accordo con IFAB e FIGC, già a partire dalle gare del Campionato Primavera 1, in programma il 7-8-9 marzo, tale modifica sarà recepita dagli arbitri della CAN C durante tutto il periodo di sperimentazione; pertanto, l’infrazione sarà punita con l’assegnazione del calcio d’angolo alla squadra avversaria, anziché con la rimessa laterale. Ulteriori comunicazioni agli arbitri interessati dalla novità saranno impartite con apposita call conference”.

Alessandro Neve

Classe 2003, amante dello sport. Un po' di più del calcio, che ho iniziato a sentire mio fin da piccolino collezionando "disperatamente" le figurine Panini. Oggi studio mediazione linguistica con specializzazione in Sport Management e l'aspirazione di raccontare il pallone è sempre quella di quel bambino

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