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Real Madrid, che inizio: è la 2^ miglior partenza nel XXI secolo

Real Madrid è sinonimo di vittoria e garanzia di successo. E anche quest’anno i blancos hanno piazzato il loro marchio di fabbrica nella Liga in cui sono primi dopo nove giornate. Otto vittorie e una sola sconfitta, miglior difesa del campionato e venti gol all’attivo. Una partenza quasi perfetta – macchiata dal ko nel derby madrileno – che entra nella storia del campionato spagnolo.

I 24 punti raccolti rappresentano, a modo loro, un record nel campionato spagnolo. Solo Barcellona, Atletico e lo stesso Real Madrid hanno fatto meglio nel nuovo millennio: 25 punti rispettivamente nel corso della stagione 17/18, 12/13 e 22/23. In questa particolare classifica, oltre le tre già citate, compaiono Siviglia (21 punti nella stagione 2006/2007), Deportivo La Coruña (21 punti nella stagione 2003/2004) e Real Sociedad (21 punti nella stagione 2002/2003).

Vincere aiuta a vincere

Non solo campionato, ma anche Europa. In Champions League, finora, il percorso del Real Madrid è stato netto. Identità riscoperta e ambizioni rinnovate dopo un ricambio generazionale nel corso dell’ultima sessione di calciomercato. Carlo Ancelotti è il traghettatore di una squadra – o meglio, di una società – che nel proprio DNA non accetta sconfitta. Parlano i dati e la storia. Galacticos di nome e di fatto.

Forse ancora per qualche partita, magari fino alla fine della stagione. Ancora non sapremo quanto durerà il grande periodo di forma di Bellingham e compagni. I dati, però, parlano chiaro: dal 2000, i blancos hanno trionfato tre volte su sette dopo essere stata la capolista alla nona giornata. Dalle parti del Bernabeu si compete solo per vincere. Per una bacheca già ricca di trofei, il successo migliore sarà quello che verrà.

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

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