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PSG, Paredes: “Allenatore più importante? Giampaolo. In passato vicino alla Juve”

Una stagione terminata lo scorso mese a causa dell’operazione a cui si è sottoposto per pubalgia. Leandro Paredes sta recuperando in vista degli impegni con l’Argentina, tra cui quello contro gli azzurri in programma a Wembley. Proprio in Italia, il centrocampista del PSG ha avuto le sue prime esperienze in Europa con le maglie di Chievo, Roma ed Empoli.

 

Le dichiarazioni di Paredes su Giampaolo e sul mancato trasferimento alla Juventus

 “L’allenatore più importante? Marco Giampaolo. E’ stato il primo a farmi giocare davanti alla difesa. La prima volta fu strano, ma me lo sono goduto tanto perché avevo sempre il pallone tra i piedi. Da trequartista toccavo meno volte il pallone e poche volte guardavo in avanti. Lì ho capito che sarebbe diventato il mio ruolo e che mi avrebbe permesso di arrivare a giocare nei migliori club al mondo e in nazionale”, così Leandro Paredes a TyC Sports.

 

 

Paredes ha poi rivelato un retroscena di mercato: “La squadra a cui sono stato più vicino è sempre stata la Juventus e in diversi anni: prima quando ero alla Roma, poi all’Empoli e allo Zenit. Quando ho lasciato la Roma per lo Zenit, il club aveva bisogno di vendere entro il 30 di giugno e avevano già venduto Salah e Rudiger. In quel momento avevo l’opportunità di andare alla Juventus, ma il club mi ha detto chiaramente che in Italia e a una diretta conccorrente non mi avrebbero venduto”.

Le parole di Paredes su Verratti

L’ex Boca Juniors è soffermato su quello che è il giocatore che lo ha sorpreso maggiormente al PSG: “Verratti. Mi ha sorpreso per come gioca. Secondo me lui non gioca mai male, è sempre all’altezza della situazione. Non segna molto perché non gli piace tirare”.

 

 

Il centrocampista classe 1994 ha poi rivelato qual è la squadra in cui gli piacerebbe giocare in futuro: “Il Real Madrid. Ogni giocatore sogna di indossare quella maglia. È un club molto importante, ma ho molto rispetto per il PSG e sono più che felice qui. Sto molto bene: l’allenatore mi ama, il club mi ama, dove devo andare?”. 

Redazione

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