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Dal “giovane veterano” Mainoo all’esuberanza di Hutchinson: i talenti della Premier League 2024-25

Una grande tradizione, un mercato stellare e un campionato che da tanti anni si prende gran parte del palcoscenico mondiale: la Premier League è pronta a ripartire, per dar vita ad una nuova stagione ricolma di emozioni. In un campionato di Haaland, Salah e De Bruyne, da molti anni a questa parte l’Inghilterra si è dimostrata patria di grandi talenti: ma quali sono i 5 migliori della Premier League 2024-25?

“Sono Lionel Messi”: il sogno di Yankuba Minteh

Tutto il peso di una nazione sulle spalle: partito dal Gambia, da Bakoteh, Yankuba Minteh è pronto al grande salto in Premier League. 30 milioni di sterline è il prezzo pagato dal Brighton per assicurarsi le prestazioni dell’ala destra, dopo una super stagione in Eredivisie con la maglia del Feyenoord, dove ha collezionato 10 gol in 37 presenze.

La storia di Minteh è quella del bambino con tanti sogni alle spalle: “Sono Lionel Messi” diceva Yankuba al suo primo allenatore, che lo ha fatto crescere nel piccolo villaggio di Bakoteh, lo stesso di Ebrima Darboe, centrocampista della Sampdoria. “Il calcio è la mia scuola” ha detto il giovane attaccante, che con la maglia del Feyenoord, si è dimostrato un funambolo palla al piede, partendo dalla destra per accentrarsi sul suo piede sinistro. La cifra spesa è alta, ma il Brighton è convinto di aver trovato una gemma nella firma di Yankuba Minteh.

Dalla lotta per non retrocedere in Championship a Euro 2024: la solidità di Adam Wharton

L’ultimo anno di Adam Wharton è stato un saliscendi di emozioni: a gennaio, il centrocampista classe 2004 lottava per non retrocedere in Championship con la maglia del Blackburn. A febbraio la chiamata del Crystal Palace, che lo preleva per 22 milioni di sterline, ma la notizia più bella è quella che arriva da Gareth Southgate, che decide di convocarlo per gli Europei appena terminati.

Già dai tempi del settore giovanile del Blackburn, squadra che lo ha lanciato, si potevano notare delle ottime qualità: agli inizi della sua carriera era più un trequartista, nonostante una presenza fisica importante. Quando passa in prima squadra, si trasforma in un centrocampista box-to-box, ma l’intuizione di Oliver Glasner, allenatore del Crystal Palace, è quella di schierarlo da mediano nel 4-2-3-1. Le qualità da palleggiatore del nativo di Blackburn si rivelano fondamentali per la manovra delle Eagles, che ora sono convinti di affidargli sempre di più le chiavi del centrocampo in questa nuova stagione.

Da Stockport con un sogno: la calma da veterano di Kobbie Mainoo

Se si ha avuto la fortuna di guardare una partita del Manchester United negli ultimi tempi non si può non aver notato la classe di Kobbie Mainoo. Erik ten Hag ha trovato nel classe 2005 quello che mancava al centrocampo dei Red Devils: la gestione palla al piede e quei lampi di classe che portano anche al gol. Se i giocatori sopracitati devono ancora emergere del tutto, per quanto riguarda Mainoo la sensazione è quella che il centrocampista abbia già convinto tutti.

La sua storia parte proprio da Stockport, a Manchester, dove inizia la sua carriera nelle giovanili dei Red Devils. La sua carriera è fatta di debutti precoci: debutto in Under 18 a 15 anni, ingresso del developing program del Man United a 11 anni e, cosa più importante, l’esordio in prima squadra il 19 febbraio 2023, a 17 anni, contro il Leicester. La sua grande abilità nel gestire il pallone sotto pressione, unita alla capacità di colpire da fuori ha convinto anche Gareth Southgate, che lo ha schierato con continuità anche a Euro 2024: la scalata di Kobbie Mainoo è appena iniziata, e il Manchester United lo sa molto bene.

Il parcheggio di Addicks e l’elogio di Pelè: un’altra chance per Omari Hutchinson

L’Ipswich Town può contare su un funambolo: Omari Hutchinson è stato un vero e proprio fenomeno del web, all’età di 12 anni, quando partecipò ad un video degli F2Freestylers. Nel contenuto, il giovane giocatore metteva in mostra le sue abilità, totalizzando 4 milioni di visualizzazioni. Nello stesso periodo, Hutchinson ha partecipato ad un torneo del Sud di Londra, organizzato da Pelè: O’Rei, al termine della competizione, ha elogiato il talento inglese per la sua grande abilità tecnica.

Insomma, Omari Hutchinson ha un percorso molto particolare, partito dal parcheggio del centro sportivo del Charlton Athletic, squadra dove giocava suo fratello. Alcuni osservatori lo notano e decidono di farlo entrare nell’academy: da lì il suo percorso sarà travagliato, soprattutto con l’Arsenal e il Chelsea, dove faticherà a emergere. Nella passata stagione, però, sono tornati i lampi di qualità che aveva intravisto anche Pelè: con la maglia dell’Ipswich Town, in prestito dal Chelsea, segna 11 gol e serve 6 assist nella passata edizione della Championship. Ora, è arrivato il ritorno in Premier League: Hutchinson è pronto a far ricredere chi non ha puntato su di lui. 

Quando l’altezza non conta: la capacità di adattamento di Ronnie Edwards

Per un difensore, essere alti un metro e ottanta potrebbe essere uno svantaggio, soprattutto per la grande fisicità di molti attaccanti. Questo, però, sembra non aver penalizzato Ronnie Edwards, difensore classe 2003 del Southampton. Nella passata stagione, il giovane difensore ha vinto il premio di miglior giocatore della stagione del Peterborough United, squadra che milita nella terza divisione inglese. Il suo punto di forza più grande è la gestione del possesso palla, sia per quanto riguarda il fraseggio orizzontale che per i passaggi lunghi alla ricerca degli attaccanti.

Nel 2022, Edwards vince gli Europei U19 con la maglia dell’Inghilterra, per poi conquistarsi il posto nei Mondiali U20: il suo percorso è in crescita, e il Southampton ha voluto anticipare la concorrenza per assicurasi un difensore atipico, che fa delle letture e degli anticipi la sua caratteristica difensiva principale. 

Mattia Picchialepri

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