Solo cinque partite da titolare su dieci tra Premier e Champions League: da quando è tornato al Manchester United nel 2016, non si tratta certo del momento migliore per Paul Pogba. A gettare la maschera sul malumore del centrocampista ci ha pensato niente meno che Didier Deschamps: "Né il suo minutaggio, né la posizione che sta ricoprendo in campo possono rendere Paul soddisfatto", ha parlato il ct in conferenza stampa dal ritiro della nazionale francese.
"La sua è una situazione difficile: è reduce da diversi infortuni e dal coronavirus, che l'ha colpito piuttosto duramente. Ha bisogno di ritrovare ritmo e finora non ha trovato molto supporto attorno a lui". Nella Francia invece è diverso: "Con me non c'è problema", sottolinea Deschamps. "Quando un calciatore non si trova a suo agio nel suo club, è sempre contento di giocare per i Bleus. Conosco Pogba molto bene: mi parla apertamente del suo stato d'animo e io cerco di riportargli energia positiva".
Una stoccata pesante, contro Solskjaer e i Red Devils. Lo United si è rialzato nell'ultimo match di campionato contro l'Everton, ma Pogba è rimasto in panchina fino all'81'. I messaggi lanciati dall'ex Juve al Real Madrid nelle ultime settimane non hanno aiutato. Ora arrivano anche le parole di Deschamps. Dalla miglior stagione della carriera (16 gol nel 2018/19, fresco di titolo mondiale) a oggetto misterioso: tra Manchester e Paul, in meno di due anni è cambiato tutto.
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