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Rigori ripetuti e var protagonista: cosa è successo in Pisa-Venezia

Più che una partita di calcio, l’anticipo della venticinquesima giornata di Serie B tra PisaVenezia è sembrata una lezione di var. Due rigori assegnati, entrambi fatti ripetere (con esito opposto) grazie alla tecnologia. La partita si è conclusa sull’1-1, un risultato che lascia con l’amaro in bocca entrambe le squadre. A livello di classifica, soprattutto il Pisa vede sfumare una buona occasione per dare continuità alla vittoria di Reggio Calabria, e la possibilità di ritornare a una vittoria in casa che ormai manca da tre partite.

 

Credits: Pisa Sporting Club

 

Pisa e Venezia impattano in una battaglia regolata dal var

Nell’ennesimo derby stagionale tra repubbliche marinare in Serie B, Pisa e Venezia impattano. Una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre, in uno stadio vestito per le grandi occasioni. A trovare il vantaggio, nel corso del primo tempo, è stato il Venezia, grazie a un gran gol di Candela, servito dall’altro esterno, Zampano, dopo aver percorso palla al piede quasi tutto il campo. “Il manifesto di voler giocare la palla da dietro” dirà un soddisfatto Vanoli al termine della partita. Un altro gol subito dal Pisa in apertura di gara, così come era successo contro Cittadella Sudtirol. E infatti, i nerazzurri avvertono il contraccolpo: ha avvertito: Gargiulo stende Tessman in area, pochi dubbi: calcio di rigore. Pohjanpalo realizza dagli undici metri ma il portiere nerazzurro Nicolas immediatamente corre a protestare nei confronti dell’arbitro Paterna. Nessuno, nemmeno dagli spalti, capisce il motivo, poi svelato dal var: il capitano del Venezia, al momento di calciare, ha colpito il pallone prima con il sinistro, poi con il destro: un doppio tocco che non lascia scampo a eventuali equivoci: fallo in attacco. Sospiro di sollievo per il Pisa, che sfiora il palo con una conclusione du Sibilli.

 Nel secondo tempo, il copione sembra uguale, ma opposto: è il Pisa a tenere le redini del gioco, con D’Angelo che ha deciso di inserire, tra gli altri, Moreo, al fianco di Gliozzi. Proprio l’attaccante ex Brescia conquista il rigore, con fallo di mano dello stesso Tessmann, che il var visualizza, assegnando il calcio di rigore per il Pisa. Come contro la Reggina, è Gliozzi ha presentarsi dagli undici metri. Il suo tiro, però, viene bloccato da Joronen. Proteste immediate anche in questo caso, ma è più intuibile il motivo: il portiere aveva entrambi i piedi oltre la linea. Non c’è nemmeno bisogno dell’on field review: rigore da ribattere. Gliozzi si ripresenta dal dischetto. Non è la prima volta che gli capita di ritirare due volte un rigore dopo avere sbagliato il primo: già successe nella vittoria contro il Modena. Questa volta cambia angolo, così come esito: 1-1. L’Arena Garibaldi alza i decibel, e il Pisa avverte la carica dei propri tifosi. Nonostante ciò, la grande occasione la avuta il Venezia, con Nicolas che è stato costretto a effettuare un miracolo nell’ultima azione.

 

Il Pisa sale così a 35 punti in classifica, mentre il Venezia non riesce a portare a tre il numero di vittorie consecutive: adesso i punti in classifica sono 28.

Le parole del post-partita

Nel post-partita, i due allenatori hanno parlato nella conferenza stampa. Inizialmente ha parlato l’allenatore del Venezia, Paolo Vanoli: “Faccio i complimenti ai miei ragazzi. Stanno crescendo molto, giocando con grossa personalità. Venire a giocare in un campo come questo e fare questa prestazione significa che la strada è quella giusta. Sul var, nulla da dire. Stiamo portando avanti un percorso. I ragazzi sono stati bravissimi a fare 7 punti. Ho detto ai ragazzi di essere orgogliosi per ciò che hanno fatto”.

Quindi, ha parlato l’allenatore del Pisa Luca D’Angelo: “Nei primi dieci minuti non siamo partiti male, ma alla prima occasione abbiamo subito gol. Dopo il gol abbiamo faticato: anche a livello psicologico diventa difficile, dopo le partite precedenti. Ma il pareggio è stato meritato. Negli ultimi dieci minuti abbiamo faticamto anche fisicamente: abbiamo speso tanto. Il pubblico ci ha dato una grande mano”.

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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