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Il Pisa punta su Kolarov: dall’esperienza con Guardiola ai trofei vinti

Cambiano le vesti ma non i colori: dal nerazzurro dell’Inter a quello del Pisa. Dopo il ritiro avvenuto nel giugno del 2022, Aleksandar Kolarov ritorna nel mondo del calcio ripartendo dalla Serie B, nella città della Torre pendente. Il serbo, 37 anni, non è chiamato più a correre sulla fascia sinistra, come ha fatto con le maglie di Lazio, Manchester City, Roma e Inter, ma a ricoprire il ruolo di direttore sportivo, sostituendo Claudio Chiellini, dopo la separazione consensuale avvenuta nei giorni scorsi (leggi qui). Tante le esperienze vissute in carriera da Kolarov a fianco di allenatori del calibro di Guardiola, Mancini, Conte (tra gli altri), ma anche professionisti del settore come di Marotta e Ausilio.“Adesso sono già proiettato verso la mia ‘seconda vita’ nel mondo del calcio. Mi iscriverò ai corsi di abilitazione, prima da osservatore e subito dopo da direttore sportivo” disse al momento del rititro. E adesso che lo è diventato, la sua “seconda vita” è pronta a iniziare.

 

Che Pisa trova Kolarov?

A Pisa c’è aria di rivoluzione. Dopo la Serie A sfiorata nel 2022 con la finale playoff persa contro il Monza, la stagione 2022-23 si è rivelata sotto le aspettative per la società di proprietà di Knaster. La sconfitta contro la già retrocessa SPAL all’ultima giornata ha precluso ai nerazzurri l’opportunità di accedere ai playoff, terminando addirittura all’undicesimo posto in classifica. Adesso, dopo l’arrivo di Kolarov come nuovo direttore sportivo (per lui contratto biennale), è possibile anche un cambio in panchina (leggi qui la situazione allenatore con i possibili nomi dopo l’esonero di D’Angelo).

Credits: Pisa Sporting Club

 Un’ondata di aria fresca che potrebbe risultare necessaria per una piazza passionale come quella toscana, dopo il primo “passo indietro” dal punto di vista dei risultati dal 2018 a oggi. Una piazza pronta ad accogliere nuove sfide, così come la società, che ha deciso di puntare su un neofita del ruolo (Kolarov ha completato il corso da direttore sportivo nei mesi scorsi), così come fece nel 2021 con Chiellini, nonostante quest’ultimo avesse già affrontato diverse esperienze dirigenziali alla Juventus.

La Premier e la Serie A vinta, cosa può portare Kolarov al Pisa?

Kolarov è stato uno dei terzini sinistri, all’apice della sua carriera, di maggiore spessore in Europa. Dopo i primi passi mossi tra il Cukaricki e l’OFK Belgrado, è la Lazio, nel 2007, a portarlo in Italia. Dopo una Coppa Italia e una Supercoppa italiana vinta in biancoceleste, approda al Manchester City di Roberto Mancini, dove vince l’FA Cup e la storica Premier League del 2012. In sky blue rimane fino al 2017 (la sua ultima stagione coincide con la prima di Guardiola in Inghilterra), vincendo un’altra Premier, un Community Shield e una Coppa di Lega inglese. Quindi, il ritorno a Roma, sponda giallorossa, fino al 2020, quando arriva all’Inter, ultima squadra della sua carriera. Nella prima stagione vince lo Scudetto con Antonio Conte, la Supercoppa italiana e la Coppa Italia (senza giocare) con Inzaghi (ha lavorato quindi coi due allenatori che si sfideranno nella prossima finale di Champions League) decidendo infine di ritirarsi nel giugno del 2022. 

 

Di lui i tifosi e gli appassionati ricordano il sinistro chirurgico e potente, ma anche la serietà e la leadership innata. Adesso, è pronta a formarsi una nuova immagine, con giacca e cravatta, ma con la speranza di riaccendere una piazza calda come Pisa, pronta a tornare – come la descrisse Dante – “vituperio de le genti”.

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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