L’agente del calciatore a Gianlucadimarzio.com: “Coman deve migliorare tanto. L’arrivo in Italia? Ammetto che c’è stata qualche difficoltà. Si è concluso tutto nelle ultime ore del calciomercato”
Davide Nicola volge lo sguardo alla panchina. “Florinel, è il tuo momento”. Il nuovo arrivato a Cagliari: dopo appena sette giorni dalla firma, l’allenatore lancia Coman nel corso della partita di Serie A contro il Parma. Scelta azzeccata? Per rispondere ci vuole un minuto. L’ala mancina 26enne riceve palla al limite dell’area, alza lo sguardo e lascia partire una conclusione con il piede destro. Imprendibile per Suzuki. “Si sta meritando tutto quello che ha” dice Federico Pastorello della P&P Sport Management S.A.M. e agente del calciatore. “A 17 anni era considerato una stella. Ancora non lo seguivo. Ma mi informai. Ora Coman pensa al Cagliari. Richiesto in Italia? Non dispiaceva alla Lazio. Ma aveva numeri, per quanto riguarda la parte atletica, che non hanno convinto al massimo. Questo perché è stato abituato a giocare negli ultimi 30 metri. Correva un massimo di 8 o 9 chilometri a partita”.
Da ormai tre anni, l’agente lavora con Coman. “Credo che il suo nome sia diventato noto quando non era mentalmente pronto”. Passo indietro. Doveroso. Florinel cresce calcisticamente in Romania, tra l’Academia Hagi, il Luceafarul BR e il Viitorul.
Fino al 2017, quando arriva la prima chiamata importante: quella dello Steaua București. Cresce, impara. Sbaglia e si corregge. Per maturare e affrontare ‘il mondo dei grandi’. “Mi hanno riferito di un’importante offerta di oltre 10 milioni dalla Bundesliga quando ancora non lavorava con me – dice Pastorello – ma lo Steaua preferì non privarsi del giocatore. Poi arrivò un infortunio, il Covid… ha avuto delle difficoltà”.
Ed è qui che scatta la scintilla. “È stato bravo a riprendersi mentalmente. La sua ‘voglia di arrivare’ ha fatto la differenza. Deve migliorare tanto, soprattutto nella fase difensiva. Ma ne abbiamo parlato. E ha capito che la strada è lunga”.
La Sardegna, il mare. La Costa Smeralda e l’Unipol Domus. Tutto questo, non prima di un passaggio fondamentale. Quello all’Al-Gharafa, club della Qatar Stars League (la massima divisione del campionato qatariota di calcio).
“Lo scorso luglio abbiamo deciso di accettare questa opportunità. È stata una scelta positiva. Anche perché – spiega Pastorello – Coman sta iniziando ad avere un’età importante. Se resti lì a lungo (Romania, ndr) rischi di essere etichettato come un calciatore adatto solo a quel tipo di contesto. Oggi Florinel sta bene, fisicamente e psicologicamente“. È decisivo negli ultimi 30 metri. Ha qualità tecnica da vendere. E lo testimoniano (anche) i 19 gol e gli 11 assist messi a referto nella stagione 2023/24 tra SuperLiga e la Conference League. Oggi c’è il Cagliari: prestito secco. “Non abbiamo messo nessuna opzione” afferma Pastorello. “Abbiamo preferito muoverci in questo modo, anche perché è stato fatto tutto nelle ultime ore del calciomercato”.
E non è stato semplice portarlo in Italia (QUI LA TRATTATIVA). Basti pensare che c’è voluta anche una parola di Mircea Lucescu, commissario tecnico della nazionale rumena. “Ammetto che c’è stata qualche difficoltà. L’Al-Gharafa non voleva privarsi del calciatore. Ma abbiamo dovuto ragionare insieme. Le competizioni locali sarebbero iniziate ad aprile. E al massimo ci sarebbero state quattro partite da giocare in Champions League asiatica“.
In sostanza: Coman rischiava di giocare meno di 400′ per i prossimi due mesi. “Si è adoperato anche Lucescu. Ha fatto capire alla società che il ragazzo ha bisogno di giocare per il bene di tutti”. Una carriera ancora da scrivere. ‘I grandi’ d’Europa’ osservano. Ma il futuro, oggi, si chiama Cagliari. “Florinel, bun venit in Serie A”.
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