Assenze e cambi tattici non frenano la corsa del Parma che riesce a superare la Reggina al Tardini. La squadra di Pecchia riesce a sorprendere quella di Inzaghi, nelle idee, nella corsa e nella capacità di saper colpire nel momento giusto. Un primo tempo scivolato via senza troppe emozioni, al netto del tifo sugli spalti da una parte e dall’altra, è nella ripresa che si vedono i gol e la voglia dei gialloblù di portare a casa i tre punti. Zero rischi, se non minimi, e freddezza sotto porta. Bernabé, Man, Mihaila, Buffon, Chichizola e la lista potrebbe anche continuare, ma Pecchia ha saputo far di necessità virtù e con le sue idee ha saputo portare a casa un risultato importantissimo per la classifica di Serie B e per il morale della squadra.
In porta l’esordio di Corvi, classe 2001, che ha tenuto la porta inviolata e con personalità ha guidato i compagni dando preziose indicazioni. Squadra compatta e un undici titolare inedito, sia nel modulo (4-4-2) e sia negli interpreti. Hainaut, Benedyczak e Coulibaly le soprese con cui Pecchia ha voluto sorprendere Inzaghi. Un Parma guardingo, ben sistemato e che ha lasciato pochi spazi alla Reggina. Bloccare il gioco sulle fasce e provare a recuperare il pallone per ripartire con grande velocità. Il Parma ha messo in campo tutto questo e ha saputo sfruttare al meglio le occasione arrivate. Tre punti importanti per la classifica, che si accorcia ancora in vetta e fanno entrare i gialloblù tra le prime della classe.
Oosterwolde e Valenti, due marcatori che non ti aspetti. Determinanti e decisivi in una partita che metteva in palio più di tre punti. Due oggetti misteriosi in casa Parma, perché arrivati con tanti dubbi e poche certezze in Emilia, ma che hanno saputo ritagliarsi il proprio spazio. L’olandese, arrivato dal Twente a gennaio, è stato uno di quei colpi in prospettiva voluti da Krause. Appena cinque presenze nella scorsa stagione e già otto in quella in corso. Basta questo piccolo dato per far capire che qualcosa nell’ambiente è cambiato. Contro la Reggina si è trovato a dover orchestrare un contropiede fulmineo. Velocità, rapidità e un mancino potente quanto preciso. Palla all’angolino e Parma in vantaggio.
Da Oosterwolde a Valenti. L’argentino ha faticato a trovare spazio in due anni dal suo arrivo. Poche presenze e tanti infortuni con un destino che sembrava ormai segnato. La società in estate hanno voluto dargli fiducia e Pecchia l’ha messo al centro della difesa. Partita dopo partita sta crescendo il suo livello di gioco, segnale importante e oggi il gol è da far vedere. Non per la prodezza balistica, ma per lo schema da palla inattiva con cui il Parma ha trovato la rete. Ansaldi, Vazquez, Tutino e Valenti per il tap in a porta vuota. Il Parma balla il tango al Tardini e fa ‘ballare’ i propri tifosi.
A cura di Simone Brianti
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