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Palmer da urlo, 4 gol in una partita come Lampard: Southgate avvisato

Cole Palmer. Un nome, una garanzia. Unico veramente capace di brillare nell’ennesima stagione sottotono del suo Chelsea. Letale dagli 11 metri, imprevedibile in campo aperto, capace di segnare con entrambi i piedi. In una stagione già di per sé ottima, però, le ultime due settimane del classe 2002 sono state memorabili. Dopo la prima tripletta da senior contro il Manchester United del 4 aprile, infatti, l’ex City l’ha fatto di nuovo. E anzi, si è addirittura superato. 

 

 Durante Chelsea-Everton nel monday night, “Cold” Palmer si è preso da subito i riflettori, prima realizzando una tripletta da open play in appena 29’. Poi con il poker al 64’, su rigore, dopo essersi preso con forza il pallone che Jackson e Madueke si contendevano. Infine la sostituzione all’80’, con tutto Stamford Bridge in piedi per lui. Lui che in estate ha volutamente detto addio a Guardiola per trovare più spazio. Quando si dice ‘personalità’.

 

 

Lampard, Haaland e non solo: l’incredibile stagione di Palmer

Record, su record, su record. Potremmo riassumere così la stagione di Cole Palmer. Innanzitutto è diventato il primo giocatore Blues a segnare quattro reti in una sola partita dopo più di un decennio. L’ultimo a riuscirci? La leggenda Frank Lampard, nel 2010. Ma non solo, il classe 2002 diventa anche il primo calciatore del Chelsea (ora nuovamente in corsa per l’Europa grazie a 8 risultati utili consecutivi) in grado di andare a segno per ben 6 gare casalinghe consecutive in Premier League. 

 

Numeri assurdi per il ragazzo di Manchester. Unico in grado di mettere pressione all’ex compagno di squadra Haaland nella corsa alla scarpa d’oro, portandosi in pari con 20 reti in campionato. Primo nella speciale classifica degli under 23 con più gol e assist nei top 5 campionati europei, a quota 29. Dietro, sempre più lontani, inseguono Saka (22), Foden (21) e Bellingham (20). 
Insomma, un messaggio sempre più forte a Southgate in vista di Euro 2024. A 60 giorni esatti dall’inizio della competizione Palmer c’è e, nonostante la concorrenza, punta una maglia da titolare.

A cura di Simone Bianchi

Simone Bianchi

Classe 2002, nato nel Varesotto. Cresciuto tra un record del mondo di Michael Phelps e un tackle difensivo di Vidić. Qualche soddisfazione tolta nel nuoto, meno nel calcio. Per riassumerla in breve, come dice Ligabue: “Nato senza i piedi buoni”. Ora inseguo quel sogno, diventato obiettivo, di raccontare lo sport a tutto tondo, per trasmettere quelle emozioni che mi hanno cresciuto fin da bambino.

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