Giacca e camicia, come il più esperto dei calciatori. Si era presentato così Pablo Moreno, nel luglio 2018, al suo arrivo alla Juventus. Giovanissimo, classe 2002, ma con un atteggiamento da veterano. Rigore e disciplina: i valori fondamentali appresi nella Masia del Barcellona. Anche talento e numeri incredibili, che hanno stregato la Juve. Non a caso, Allegri aveva deciso di convocarlo per la sfida con il Genoa nel marzo 2019. Nessuna occasione A però per Pablo Moreno, al contrario del suo collega Hans Nicolussi, che aveva esordito in Serie A poco prima ma oltre 200 gol segnati nel settore giovanile blaugrana prima di approdare all'Under23 bianconera.
Il Barcellona ci aveva visto lungo, quando all’età di 10 anni, l’aveva strappato al Granada. Sei anni di Masia, poi l’affondo della Juve e il volo diretto per Torino. Il giocatore è anche un punto fermo della nazionale spagnola U18. Classe 2002, attaccante esterno, veloce e tecnico: può agire da trequartista o seconda punta. Questo il suo identikit. E’ cresciuto nella cantera del Barcellona studiando Messi, alla Juventus in allenamento ha avuto modo di osservare da vicino Ronaldo ed ora una nuova avventura alla corte di Guardiola.
Da Torino a Manchester, sponda City, perché inserito nello scambio che ha portato in bianconero Correia.
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