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Dal letto condiviso con la mamma al gol al PSG: Newcastle, chi è Miguel Almiron

Un gol in Champions League lo sognava da quando giocava a Super Star Soccer al Super Nintendo, nella sua cameretta a San Pablo, barrio di Asuncion. E Miguel Almiron lo ha segnato a Donnarumma, nella notte in cui il Newcastle è tornato a giocare una gara in Champions a St James’ Park dopo 20 anni. Vittoria per 4-1 dei Magpies e il primo gol lo ha relizzato proprio il classe 1994 che è diventato il decimo paraguaiano a segnare nella massima competizione europea per club. 

 

 

Cresciuto in una famiglia umile, con papà Ruben che lavorava 18 ore al giorno come guardia di sicurezza e mamma Sonia in un supermercato, Miguel viveva in una casa con 3 stanze insieme ai suoi 4 fratelli e fino a 18 anni ha dormito nel letto con sua mamma. I primi passi in un campo da calcio li ha fatti al club 3 Noviembre, quando aveva 7 anni e giocava come terzino sinistro. C’era un problema però, non tornava mai, così il suo primo allenatore Paiva lo ha spostato sulla trequarti. Ad accompagnarlo agli allenamenti era suo nonno Lino Mercedes Almirón, per tutti Chelo. Va in prova al Nacional di Asuncion, ma dopo qualche settimana non viene confermato per quel fisico troppo magro. Va meglio al Cerro Porteno, squadra che gli aveva consigliato suo zio Diego. Qui è stato soprannominato dal presidente Juan José Zapag come El Di Maria paraguaiano.

 

 

Al Cerro Porteno si è subito imposto nelle giovanili e a 17 anni ha esordito in Prima Squadra, anche se i problemi economici in cui versara il del Barrio Obrero facevano sì che venisse pagato ogni 3-4 mesi. Dopo 2 anni e un titolo con la maglia azulgrana, Almiron si è trasferito in Argentina per giocare nel Lanus. A Buenos Aires è rimasto fedele alle tradizioni guaranì. Non ha mai iniziato a bere mate, ma sempre tereré, ovvero la versione con il ghiacccio.  Con la maglia del Granate, il paraguaiano è diventato una delle rivelazioni del campionato, che vince nel 2016 nella finale terminata 4-0 contro il San Lorenzo, grazie anche a un suo gol. Nel frattempo Ramon Diaz lo aveva fatto debuttare con la nazionale paraguaiana. 

 

Dall’Argentina agli Stati Uniti. Nel 2017, Almiron si trasferisce in MLS, all’Atlanta United e diventa subito un titolare per il Tata Martino. 9 gol e 13 assist per Miggy nella prima stagione americana, e la sua maglia è stata la più venduta, davanti a figure mondiali come Kaka e Pirlo. Nel 2018 fa anche meglio con 12 gol e 13 assist in 32 partite, che ne fanno l’MVP della stagione, culminata con il titolo dell’MLS Cup. Primo titolo nella storia del club. E nel 2019 è arrivato il tanto atteso trasferimento in Europa, al Newcastle per 21 milioni di sterline, dove viene paragonato a Santiago Muñez, calciatore immaginario dei Magpies, interpretato dall’attore Kuno Becker, che appare nel film americano Goal!. Alla seconda stagione in Premier colleziona 8 gol e 2 assist in 42 presenze e il rapper svedese Mick C, noto anche come Ceason, ha composto una canzone in suo onore. Poi un infortunio al tendine e la possibilità di essere venduto nel 2021, sfumata solo per l’infortunio al tendine di Fraser. 

 

 

Poi la rinascita. Da una parte la fede in Dio, con i tatuaggi “Il tempismo di Dio è perfetto” sul braccio sinistro e la citazione biblica di Giovanni “Io sono la via, la verità , la vita”, sul polso destro, dall’altra le frasi pronunciate da Grealish che lo hanno toccato nell’orgoglio.  Allenamento extra e i video con le giocate di Sterling come ispirazione. La scorsa stagione, con il passaggio di proprietà del club che è stato rilevato dal fondo PIF,  Almiron è tornato protagonista e si è rivelato come uno degli uomini chiave per il ritorno in Champions League del Newcastle, con 11 gol e 4 assist agli ordini di Howe. Adesso 3 gol in 4 partite, l’ultimo dei quali contro i parigini, a 20 anni da quello segnato da Shearer nel 2003 contro l’Inter. 

Mattia Zupo

Giornalista pubblicista e studente in Scienze Umanistiche per la Comunicazione. Fiorentino nato a Fiesole nel 1996. Notti magiche, quelle passate a vedere il calcio sudamericano, dove il talento e la garra prevalgono sulla tattica. Uno sguardo al futuro e uno al passato alla ricerca di storie legate al fútbol.

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