Infortunio De Bruyne (IMAGO)
Dopo l’infortunio muscolare subito contro l’Inter, il centrocampista del Napoli si è sottoposto a esami strumentali
È arrivato il tanto atteso esito degli esami a cui si è sottoposto Kevin De Bruyne dopo l’infortunio contro l’Inter. Il centrocampista belga, che si è fatto male calciando il rigore dell’1-0, ha riportato una lesione di alto grado del bicipite femorale della coscia destra e sarà out per 3-4 mesi.
Il giocatore è in viaggio verso il Belgio dove si opererà. De Bruyne era stato fin qui grande protagonista della stagione del Napoli. Il centrocampista ha segnato 4 gol in 8 partite di Serie A e ha servito 2 assist in 3 gare di Champions League.
Antonio Conte deve fare così i conti con un’altra assenza pesante a centrocampo, già privo di Stanislav Lobotka. La mediana non è l’unico reparto “corto”. In attacco gli azzurri hanno perso temporaneamente Rasmus Højlund e, dal pre-stagione, Romelu Lukaku. In difesa è rientrato da poco Buongiorno ma è ancora assente Rrahmani. In porta il Napoli ha perso Alex Meret, reduce dalla frattura del piede destro.
Un infortunio grave, come d’altronde era parso da subito. De Bruyne è infatti uscito dal campo senza riuscire ad appoggiare la gamba infortunata.
Di seguito il comunicato del club: “In seguito all’infortunio occorso durante il match contro l’Inter, Kevin De Bruyne si è sottoposto a esami strumenti presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione di alto grado del bicipite femorale della coscia destra. Il calciatore azzurro ha già iniziato l’iter riabilitativo“.
L’infortunio di Kevin De Bruyne è, come si ipotizzava, grave. Secondo le prime stime, il giocatore potrebbe tornare a disposizione di Conte a febbraio. A Sky Sport il professor Fabrizio Tencone ha fatto chiarezza sull’entità dell’infortunio e su possibili ricadute: “Abbiamo poche info, sappiamo che si tratta di uno strappo Abbiamo visto che ha dovuto aiutarsi con le stampelle, i segni della gravità ci sono tutti. Il muscolo è lungo, dobbiamo capire se la lesione è negli stessi punti in cui era già stato operato. Si tratta di un infortunio gravissimo“.
Il professor Tencone ha proseguito dicendo: “Chirurgia? Dipende dal tipo di rottura, capire quello è fondamentale. Sicuramente i colleghi del Napoli già lo sanno, ma fa parte della privacy è l’infortunio più grave del muscolo che si infortuna più facilmente nel calcio. Dopo l’operazione nel migliore caso una prognosi intorno ai 4 mesi mi sembra corretta. C’è un alto rischio di recidiva“.
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