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Milan, Conceição: “Sono orgoglioso, è un passo avanti nella mia carriera. Leao e Theo? Non ci sono differenze”

Sérgio Conceição – IMAGO

Sérgio Conceição si presenta da nuovo allenatore dei rossoneri.

Archiviato il capitolo Paulo Fonseca, il Milan si prepara a iniziare l’era Sérgio Conceição.

L’allenatore portoghese, atterrato a Milano nella giornata di ieri lunedì 30 dicembre, ha già diretto il primo allenamento a Milanello.

Le sue prime parole da neo allenatore del Milan sono state: “Dobbiamo avere il cuore caldo e la testa fresca per lavorare al massimo e riuscire a vincere le partite, che è quello che vogliamo noi, perché rappresentiamo un grandissimo club a livello mondiale e dobbiamo essere all’altezza”.

Oggi la conferenza di presentazione, prima della partenza insieme alla squadra direzione Riyad. Il primo impegno del suo Milan sarà infatti in Supercoppa Italiana, nella semifinale contro la Juventus.

Milan, le parole di Conceição

Sulla sua esperienza al Nantes: “Il periodo era lo stesso, ma l’ambiente è diverso. C’è più pressione e ciò ci deve dare una carica in più, non paura. Dobbiamo prenderci delle responsabilità. Il lavoro da fare è tanto e difficile, ma bisogna essere fiduciosi”

Sul mercato: “No, perché prima di tutto voglio conoscere i giocatori. Non solo quelli della prima squadra, ma anche Milan Futuro e i giovani. Prima li conosco meglio e poi possiamo vedere dove intervenire”

Sul gruppo: “A me piace avere a che fare con tutte le aree. Oggi ho parlato col nutrizionista, spesso cerco di relazionarmi con medici e fisioterapisti sul recupero dei giocatori. Dobbiamo tutti remare nella stessa direzione. Bisogna arrivare tra le prime quattro in campionato, abbiamo un titolo subito da giocarci e vedremo in Champions come andrà. Siamo il Milan!”

Sul trattamento a Leao e Theo Hernandez: “Per me non ci sono differenze nello spogliatoio, da chi ha 17 anni fino a chi ne ha 34, voglio tutti portare al loro massimo e al loro limite in allenamento. Poi qualcuno di sicuro mi viene a parlare in privato e per ogni giocatore mi relaziono in maniera diversa, a me interessa occuparmi della storia personale dei giocatori. I comportamenti dei giocatori sono giustificati dalla loro storia, dalla loro famiglia. Ho già parlato con tutti”.

Il Milan è da Champions League? L’allenatore portoghese: “Sì, ci possiamo arrivare. Al momento lavoriamo con i giocatori a disposizione, ma non voglio scuse e ho fiducia nella rosa. Chiaro che sia meglio avere tutti a disposizione, ma gli infortuni fanno parte dello sport e ora mi concentro su quelli che ho”.

Sul tipo di calcio che ha intenzione di proporre: “Io andrò avanti con le mie convinzioni a livello tattico. Il modulo è secondario rispetto alle mie dinamiche e ai miei principi, ogni tanto studieremo l’avversario ma in primis dobbiamo lavorare su noi stessi. Il calcio per me è semplice, in una porta bisogna segnare e difendere l’altra. Il calcio dominante per me significa solo vincere, possesso palla e tiki-taka non mi interessano, voglio solo metterla dentro”.

Bastone o carota? Conceição: “Difficilmente cambierò, ormai sono allenatore da tanto tempo e ho 50 anni. Ci saranno sempre 11 giocatori più contenti degli altri, ma voglio che tutti diano il massimo in allenamento. Nei grandi club c’è la pressione e tutti devono convivere con questi aspetti. Come ho detto ai giocatori, si può parlare tanto ma poi dovranno arrivare i risultati”.

Sul passato a Milano: “E’ tutto diverso, tutti sono importanti. Noi (staff) abbiamo tanta voglia di bruciare le tappe per arrivare a conoscere bene tutti dal momento che i tempi sono corti”.

Sulle difficoltà della squadra: “Secondo me non è un problema solo, sono tante che non vanno. Organizzazione tattica, problemi mentali, fisici. Devo ringraziare Paulo per il lavoro svolto qui, alcune partite mi sono piaciute, altre meno come è normale che sia. Non voglio entrare nei dettagli, non è corretto verso un allenatore bravo che conosco molto bene”.

Sul figlio, prossimo avversario in Supercoppa: “Ho 5 figli, Francisco in casa è mio figlio come per tutti i padri, venerdì sarà un avversario”

Sull’arrivo al Milan: “Sono orgoglioso, è un piacere lavorare per una squadra così importante. Ho affrontato il Milan 3 anni fa, alcuni giocatori ci sono ancora. I tifosi sono l’anima del club, senza loro è difficile crescere, noi dobbiamo rispettarli e lavorare tanto. Se sono qua è perché qualcosa non è andato bene” 

Sérgio Conceição – IMAGO

Milan, il programma della giornata

Il secondo giorno di Sérgio Conceição sulla panchina rossonera inizia con l’allenamento della squadra a Milanello alle 9.30. A seguire, intorno alle 12 ci sarà la conferenza stampa di presentazione, durante la quale l’allenatore portoghese risponderà alle domande dei giornalisti in sala stampa. Una volta terminata, partirà insieme alla squadra da Milanello in direzione Malpensa per decollare intorno alle 14.00 con un volo diretto a Riyad.

Redazione

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