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Pioli dopo il rinnovo col Milan: “Ci speravo, ora sono felice. Ho sempre sentito fiducia”

Altra vittoria per il Milan, stavolta in casa del Sassuolo. Un 2-1 firmato da una doppietta di Ibrahimovic e da un rigore di Caputo. Ma oltre al risultato, questa sera è arrivata anche un’altra importante notizia: niente Rangnick, il Milan proseguirà ufficialmente per altri due anni con Pioli. E a parlare a fine match, ai microfoni di Sky Sport, è stato proprio l’allenatore rossonero: “Sono felice, era da un paio di giorni che sapevo di questa trattativa. Allenare questo club prestigioso e questa squadra, che ha ottime qualità per crescere, è importante”.

“Il club con me è stato sempre corretto”

Il nostro futuro però è adesso, dobbiamo pensare a queste ultime 3 gare e dobbiamo rimanere concentrati” ha proseguito Pioli: “Il club con me è sempre stato corretto, mi hanno sempre detto che non era niente di definitivo e che avrebbero valutato il mio lavoro. Al Milan c’è un ambiente straordinario, tutti hanno questi colori stampati dentro. Sapevo che la squadra aveva qualità e mi dispiaceva non mettere in campo tutto il lavoro fatto. Avrei avuto dei rimpianti se non fosse ricominciato il campionato, siamo una squadra che dal 6 gennaio è terza in classifica, questo club ha una prospettiva importante”.

“Speravo in questa decisione”

Con Gazidis ci ho sempre parlato. La settimana prima del Genoa mi aveva garantito che le scelte non erano state fatte, che avrebbero valutato il lavoro mio e dei giocatori. Poi c’è un rapporto continuo con Maldini e Massara che sono sempre a Milanello. Lunedì sera c’è stata la chiamata decisiva. Io ci speravo, sto bene nell’ambiente, con la squadra e con i tifosi. Siamo solo all’inizio, ci saranno difficoltà e tante aspettative ma abbiamo tutti grande voglia di fare bene. A partire da questa stagione, in cui mancano ancora 3 partite. Ci sono anche tanti giovani che potranno crescere” ha continuato Pioli.

“Ho sempre sentito fiducia”

Nono risultato utile consecutivo – di cui 7 vittorie – e momentaneo quinto posto, a +1 dalla Roma e a +3 dal Napoli, che giocheranno domani in casa di Spal e Parma: “Io mi sono sempre trovato bene nei rapporti, non vedevo nessuna negatività. Chiaro che dovevo dimostrare e c’era pressione, ma è una cosa normale. Su di me poteva esserci qualche perplessità, ci sta, ma ho sempre sentito fiducia. I giocatori mi hanno sempre dato tutto, nessuno ha mai avuto dubbi. È merito di tutti. Ora testa a venerdì, ci aspetta una partita dura contro l’Atalanta”.

“Sempre creduto in questa squadra”

Il mio merito più grande? Aver creduto nel nostro lavoro, nella squadra e nelle qualità dei giocatori. Renderli ancora più sicuri delle proprie qualità. C’è voluto tempo, siamo una squadra giovane, ma ci abbiamo sempre creduto. Ho avuto delle richieste, ma ho sempre voluto il Milan fortemente” ha concluso Pioli, parlando anche di Ibrahimovic: “Ibra è Ibra, ho fatto fatica a spiegargli le mie ragioni la scorsa partita. Sassuolo e Atalanta ravvicinate sono difficili, e io farò sempre scelte per la squadra e non per il singolo”.

Ibra: “Fa bene essere arrabbiati”

Ibrahimovic che aveva dichiarato questo nel posto partita, ai microfoni di Sky Sport: “Fa bene essere sempre arrabbiati, oggi abbiamo vinto una partita difficile con una squadra che gioca bene. Siamo venuti qua per giocare e vincere, stiamo facendo belle cose ma non è ancora finita. Siamo sempre lì, vogliamo arrivare al nostro obiettivo. Anche se faremo i preliminari andrà bene, ma meglio entrare in Europa League direttamente. Ho ancora 3 partite da giocare qui, non mi aspetto nulla e nessuno mi ha ancora detto niente. Abbiamo fiducia e stiamo tutti dietro al mister. Niente Rangnick e Pioli con noi? Non lo so a cosa credere. Qua le cose cambiano ogni giorno e non possiamo controllarle. Io sto bene così come la squadra, stiamo facendo cose buone e siamo risaliti in classifica”.

Redazione

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