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Milan, contro la Fiorentina c’è la sesta rimonta della gestione Conceição

I rossoneri rimontano una situazione di svantaggio ancora una volta dopo Como, Lecce, Parma e le due partite di Supercoppa.

A San Siro, davanti a circa 70mila spettatori, il Milan non va oltre il 2-2 contro la Fiorentina. I rossoneri pagano per l’ennesima volta nel corso del proprio campionato l’approccio iniziale, andando sotto in tal caso addirittura di due reti. Prima l’autogol di Thiaw al 7′, sfortunato sulla traiettoria di Gudmundsson, poi il raddoppio firmato Kean tre minuti più tardi.

Ma è la reazione che, al contempo, ha sorpreso. Nonostante qualche disattenzione difensiva ed un atteggiamento iniziale rivedibile, è bene sottolineare anche e soprattutto come si scuota e come reagisca la formazione rossonera dopo aver accusato il colpo.

Con la Fiorentina, infatti, si è trattato della sesta volta nella gestione Conceição in cui il Milan è riuscito a trovare una rimonta dopo un iniziale svantaggio, a dimostrazione comunque di una certa compattezza e di uno spirito di squadra che non manca affatto al di là delle difficolta che si possono riscontrare. Abraham e Jovic sono stati gli autori dei due gol rossoneri, di fondamentale importanza per evitare quella che sarebbe stata la seconda sconfitta di fila dopo Napoli.

Nella conferenza stampa post gara, lo stesso allenatore Conceição si è soffermato proprio sull’approccio della sua squadra e sul carattere che la stessa fa poi evidenziare: “All’intervallo abbiamo parlato per capire cosa c’era da fare di migliore rispetto al primo tempo. La partita la prepariamo bene, ma dell’approccio alla partita se ne parla spesso. Bisogna avere carattere e la giusta mentalità, ma non è facile ribaltare una formazione come la Fiorentina”.

Le altre rimonte rossonere: il dato

Una partita entusiasmante, aperta ed alquanto frizzante quella di San Siro tra Milan e Fiorentina, col 2-2 finale che lascia un po’ di rammarico soprattutto in casa viola visto il doppio iniziale vantaggio. Gli uomini di Palladino scendono in campo determinati e col piede sull’acceleratore sin da subito infatti, assumendo un atteggiamento offensivo e molto propositivo. Al contrario, a pagare l’approccio iniziale son stati Tomori e compagni, troppo morbidi e disattenti in alcuni frangenti iniziali della partita.

È un Milan, però, quello della gestione Conceição, che dopo lo “schiaffo” è capace di reagire e ricompattarsi. Ciò è avvenuto contro la formazione toscana, ma non di certo per la prima volta. Dopo iniziali situazioni di svantaggio, infatti, i rossoneri riescono spesso a rimettere la gara sui giusti binari e a rimontare. Contro la Fiorentina, in particolar modo, si è trattato della sesta volta in questo 2025, in cui si è riusciti a portare a casa un risultato positivo. Contro Como, Lecce e Parma in Serie A le altre situazioni simili, oltre che contro Juventus e Inter in Supercoppa. In tutte queste cinque precedenti occasioni, però, si ottennero soltanto vittorie. Stavolta, un pareggio che è comunque da tener stretto vista l’importante e caparbia prestazione degli avversari.

Milan, Tammy Abraham (IMAGO)

L’intesa Abraham-San Siro funziona: 7 gol su 10 in casa per l’attaccante

A prendersi la scena in quel di San Siro, è stato tra i tanti anche Tammy Abraham. Alla terza partita di fila da titolare, l’attaccante sta ripagando la fiducia di Conceição a suon di gol e ottime prestazioni. Contro la Fiorentina è arrivato per lui il secondo centro consecutivo dopo quello nel derby di Coppa Italia, ma soprattutto l’ennesimo davanti al pubblico rossonero. Curioso, infatti, il dato dell’ex Roma e Chelsea, che dei suoi 10 gol stagionali tra tutte le competizioni, ne ha siglati ben 7 a San Siro. Eccezion fatta per le reti di Cagliari, Bratislava e Riad in Supercoppa, l’inglese è stato capace di lasciare il segno nell’impianto rossonero.

Un Tammy Abraham che, oltre alle proprie marcature, fa registrare sempre più miglioramenti e passi in avanti da diverse gare a questa parte. Al centro dell’attacco nel 4-2-3-1 di Sergio Conceição, il classe ’97 aiuta tanto la squadra, si abbassa spesso e cerca di creare in diverse occasioni superiorità numerica giocando da boa e facendo sponde per i suoi compagni di squadra. Esempio lampante, è stato proprio il gol del 2-2: lunga verticalizzazione di Thiaw, gran lavoro dai 30 metri ai danni di Dodò e combinazione vincente con Pulisic che si conclude appunto con la rete del pareggio rossonero. Toccando quota 10 in quest’annata 2024/25, Abraham diventa così il terzo miglior marcatore stagionale del Milan (insieme a Leao) dietro i soli Pulisic e Reijnders fermi rispettivamente a 15 e 13.

A cura di Antonio Palladino.

Redazione

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