Dopo aver vinto la Supercoppa Italiana, Sergio Conceiçao parla in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Cagliari
Vinta la Supercoppa Italiana, il Milan torna in campo e ospita il Cagliari nella prima con l’allenatore portoghese in panchina a San Siro in campionato.
Prima del fischio d’inizio, però, si celebrerà la vittoria del primo trofeo del 2025 arrivata nel derby contro l’Inter.
Alla vigilia della sfida, in programma sabato 11 gennaio alle ore 20:45 a San Siro, Sergio Conceiçao ha parlato in conferenza stampa.
Di seguito le parole dell’allenatore portoghese.
L’allenatore del Milan ha aperto la conferenza stampa parlando del match contro il Cagliari: “Penso che chi lavora al Milan non può accontentarsi di una Supercoppa”. Su Leao: “Deve correre, mette a servizio della squadra la qualità e deve imparare ad aiutarla anche senza palla”. Sulla sua filosofia: “Penso che ogni allenatore ha i suoi metodi e le sue idee, i risultati poi comandano e io non ho la formula esatta. Ho il mio modo di pensare, quello che paga e che ha sempre poi le valigie in mano è l’allenatore”.
Sull’esordio da allenatore in Serie A: “C’è l’adrenalina della partita ma non ho emozione per l’esordio, chiaro che qualcosa sentirò perché non sono una pietra”. Su Rashford: “E’ un bel giocatore, vediamo quello che succede”. Sulla gestione del trionfo in Supercoppa: “Abbiamo commesso errori non giusti nel tempo del pressing insieme ad altre cose. Dobbiamo pensare che abbiamo davanti già un’altra sfida per migliorarci”.
Sul suo arrivo: “Il massimo leader dello spogliatoio sono io, non faccio polemiche per la questione del capitano. Una bella cosa che ho trovato è che tutti hanno accettato i cambiamenti a livello organizzativo, in questo senso lo spogliatoio è molto positivo”. Sul mercato ha aggiunto: “Preferisco parlare di mercato nei momenti giusti, ora non è il caso perché abbiamo una partita importante”.
Sul recupero di Tomori: “Per me partono tutti dallo stesso livello, vedrò in allenamento quelli che possono entrare all’inizio e chi dopo. Nessuno è escluso. C’è un piccolo problema con Ruben (Loftus-Cheek) e mi dispiace”. Sul modulo: “Per me il 4-4-2 è meglio degli altri. Oggi il centrocampo a tre però da garanzie maggiori alla squadra, con il tempo mi piacerebbe arrivare a giocare con due punte”. Sul consenso dello spogliatoio: “C’era l’orgoglio dei giocatori, questa accettazione è stata fondamentale per me. Contro due squadre fortissime siamo riusciti a ribaltarla, ma appartiene al passato. Lavoriamo per arrivare nelle prime 4”.
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