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Middlesbrough-Chelsea, da Ravanelli e Di Matteo alla sfida dei veleni

Il weekend di calcio inglese sarà diviso fra la trentesima giornata di Premier League e i quarti di finale di FA Cup. Ad aprire il programma, per quel che riguarda l’attuale edizione della coppa più antica al mondo, sarà la sfida tra Middlesbrough e Chelsea

 

 

La partita fra “Boro” e “Blues” si colora di una serie di significati. Si tratta anzitutto di una riedizione della finale della stagione 1996-97, in cui a vincere furono i londinesi. Inoltre, la vigilia è stata animata da una serie di dichiarazioni che hanno acceso la tensione fra i due club. 

Giant-killer

Il Middlesbrough manca dalla Premier League dalla stagione 2016-2017. Oggi ad allenarlo è Chris Wilder, storico allenatore dello Sheffield United, artefice della promozione del 2018 delle “Blades”. Nella rosa sono presenti alcuni nomi di tutto rispetto, come il centravanti sloveno Andraz Sporar, il difensore Souleymane Bamba e l’ex Manchester United ed ex nazionale inglese Paddy McNair. Il “Boro” ha mietuto, lungo il suo percorso in FA Cup, due vittime eccellenti: il Manchester United ai calci di rigore, per giunta a Old Trafford, e il Tottenham per 1-0 agli ottavi, con la rete di Coburn nei tempi supplementari. Ora va alla ricerca di un tris che avrebbe dell’incredibile. 

 

Vigilia di veleni

La vigilia del Chelsea è stata a dir poco animata. Ieri scadevano i limiti per le offerte per rilevare la società dopo la messa in vendita da parte di Roman Abramovich. Non solo: le risorse a disposizione del club sono limitate, e questo complica notevolmente le trasferte. Dato il divieto di vendita dei biglietti imposto ai Blues, la società aveva avanzato la richiesta che la partita di oggi fosse disputata a porte chiuse. Una richiesta poi ritirata, ma che ha fatto in tempo a suscitare la riprovazione del Middlesbrough, che si è spinto a definire “bizzarre” le pretese dei londinesi. La società del North Yorkshire si è resa protagonista però di un gesto di solidarietà, annunciando che l’incasso del match sarà devoluto in beneficenza con l’obiettivo di supportare gli aiuti umanitari in Ucraina. 

 

Il precedente storico

La partita di oggi chiama in causa i ricordi della finale del 1996-97. La vinse il Chelsea, e il man of the match fu Roberto di Matteo, autore della rete che aprì le marcature. Non era l’unico italiano in campo, dato che in attacco agiva Gianfranco Zola. In panchina Gianluca Vialli, che di quel Chelsea si apprestava a diventare l’allenatore-giocatore. L’allenatore dei Blues era un’altra conoscenza del nostro calcio, Ruud Gullit. Mentre in attacco il Middlesbrough schierava “penna bianca” Fabrizio Ravanelli. Insomma, Middlesbrough-Chelsea accenderà la nostalgia dei tifosi di entrambe le squadre, che per motivi diversi non se la passano benissimo, ma anche dei tifosi italiani, che rievocheranno momenti in cui il nostro calcio forniva alla Premier i suoi campioni. 

Andrea Monforte

Classe 2000, monzese (d’adozione), studio Lettere a Milano. Un’indomita ed ereditaria passione per lo sport (calcio, ovviamente, ma anche ciclismo), declinata in “narrazione” tecnica e sentimentale: la critica della complessità come antidoto alla semplificazione. La vaghezza del ricordo personale ha reso l’azzurro del cielo di Berlino 2006 un’indelebile traccia mitologica. Sono nato lo stesso giorno di Ryan Giggs e di Manuel Lazzari, ma resto umile.

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