Per Mattia Morello quota 100 non è la fine, ma soltanto l'inizio dell'ascesa per colui che, di fatto, sta dimostrando di essere il miglior under 21 della Serie C. Classe 1999, esterno d'attacco della Pergolettese, tredicesima in classifica nel girone A di Serie C, Morello in 22 presenze stagionali ha realizzato sette gol, uno in meno di un altro under 21, Vincenzo Plescia della Vibonese, ma ha sfornato anche sette assist, partecipando a 14 reti, il 50% dei gol della sua squadra.
Nonostante abbia soltanto 21 anni, Morello ha già toccato le 100 presenze in prima squadra e il suo nome è già sui taccuini dei direttori sportivi di mezza Serie A e Serie B. Il Napoli si era fatto avanti, così come Monza, Sassuolo, Cremonese e Frosinone. "A gennaio, insieme ai miei procuratori, abbiamo parlato con il presidente dicendo che sarei rimasto – racconta Morello a Gianlucadimarzio.com – A giugno, tutti insieme, valuteremo le proposte. In questo momento devo solo pensare a far bene in campo".
Morello è un talento fatto in casa, nato a Treviglio e forgiato dalla Pergolettese da quando aveva 8 anni. Tutta la trafila del settore giovanile in gialloblu, tranne due anni alla Tritium quando la Pergo fallì. "A 14 anni sono tornato alla Pergolettese e non mi sono più mosso" spiega Morello. "Posso dire che finora è stata la mia migliore stagione in carriera, anche se la mia miglior stagione sotto il profilo realizzativo è stata in Serie D quando ho fatto otto gol". Una cifra vicina, ma l'obiettivo è un altro: "Raggiungere la doppia cifra. Sono contento, ma non devo fermarmi".
Una determinazione che ha consentito a Morello di conquistarsi un posto importante nella Pergolettese già da under in Serie D, soprattutto nella stagione 2018-2019. Tanti gol, la partecipazione al torneo di Viareggio con la rappresentativa di Serie D e la rete del momentaneo 1-0 nello spareggio promozione vinto contro il Modena: "Ricordo quella partita: tanta tensione prima, gioia e felicità dopo. C'erano 8.000 persone ed è stato bellissimo vincere e segnare in uno stadio come Novara. Una sensazione indescrivibile".
Un crescendo che conduce a due allenatori, Matteo Contini e Luciano De Paola. "De Paola è l'allenatore che merita una menzione speciale – ammette Morello – È stato la guida tecnica della Pergolettese nel mio primo anno in Serie D, lui mi ha dato continuità e fiducia e oggi è di nuovo qui. L'allenatore che tatticamente mi ha dato di più, invece, è Contini con il quale abbiamo vinto il campionato in Serie D".
Contini ha iniziato la stagione sulla panchina del Pergo, poi l'esonero e il ritorno di De Paola. In comune, però, c'è l'impiego costante di Morello che è il giocatore di movimento della squadra con più minuti sulle gambe: 1888 minuti, 22 presenze su 22 partite disputate. L'ultima panchina risale addirittura al 29 settembre 2019, un anno e mezzo fa. Una costanza che gli ha consentito di arrivare già alle 100 presenze con la Pergolettese, festeggiate con il gol nell'ultimo match contro la Pistoiese: "Era importante vincere perché si trattava di una diretta avversaria – spiega Morello – Adesso abbiamo tre punti di vantaggio sulla zona play-out e ci consente di giocare con più tranquillità contro il Grosseto".
"L'obiettivo è salvarci senza passare dai play-out, già lo scorso anno abbiamo faticato molto. Raggiungiamo la salvezza e poi non ci poniamo liberi. Siamo una buona squadra, che può vincere e perdere con tutti: l'abbiamo dimostrato perdendo con la Lucchese e vincendo contro la Carrarese". E c'è già un sogno nel cassetto: "Diventare un giocatore di Serie A". Prima di pensare al futuro, però, bisogna chiudere un cerchio con la Pergo per poi spiccare il volo.
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