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Mastantuono, da promessa del tennis a gioiello del River Plate

Un arcobaleno che nasce dal suo mancino e muore sotto l’incrocio, per liberare l’urlo di gioia degli 84mila presenti al Más Monumental e per rendere più dolce l’addio del Micho Demichelis, commosso e in ginocchio davanti alla panchina sulla quale si è seduto per l’ultima volta. All’87’ Franco Mastantuono ha segnato il gol della vittoria del River Plate per 1-0 contro il Sarmiento ed è diventato il giocatore più giovane a segnare su punizione nella storia dei milionarios (a 16 anni, 11 mesi e 15 giorni) davanti alla leggenda Adolfo Pedernera (18 anni e 7 giorni).

 

 

E pensare che il centrocampista classe 2007 oggi poteva essere a Parigi alle Olimpiadi, ma non con la Sub23 di Mascherano, bensì con la racchetta. Infatti, prima di essere tesserato dal River Plate all’età di 10 anni, Mastantuono era considerato tra le 10 migliori promesse argentine di tennis. E la prima volta che il River ha provato a offrirgli un posto nella propria pensione, lui e la sua famiglia rifiutarono. Il sì arrivò 2 anni dopo, e oggi è uno dei talenti più interessanti del club, insieme a Echeverri già venduto al Manchester City.

 

 

Il River era nel destino. Visto che Franco ha iniziato a giocare all’età di 3 anni nel River de Azul, dove suo padre era l’allenatore, per poi passare al Cemento Armado nella stessa cittadina in provincia di Buenos Aires. Il suo debutto ufficiale in Prima Squadra è arrivato il 28 gennaio 2024 nella prima giornata di Copa de la  Liga contro l’Argentinos Juniors. A 16 anni Mastantuono è diventato il terzo calciatore più giovane ad esordire nella storia del club dietro a Omar Rossi e all’ex Milan e Lazio, Mateo Musacchio. Il suo primo gol non si è fatto attendere ed è arrivato il 7 febbraio contro l’Excursionistas in Copa Argentina, che lo ha reso il giocatore più giovane a segnare un gol con la maglia del River con 16 anni, 5 mesi e 24 giorni, davanti al Conejo Saviola.

 

 

Trequartista, mezzala offensiva e addirittura esterno, Mastantuono abbina duttilità, buona fisicità e ottima tecnica. Tre gol in 21 presenze, questi i suoi numeri nel 2024, impreziositi dall’esordio con la Seleccion Sub20 da sottoetà. Il rinnovo fino al 2026 con clausola da 45 milioni di euro è stata la diretta conseguenza alle sue prestazioni. E la decisione di lasciare il tennis per il calcio non si è rivelata poi un azzardo.

Mattia Zupo

Giornalista pubblicista e studente in Scienze Umanistiche per la Comunicazione. Fiorentino nato a Fiesole nel 1996. Notti magiche, quelle passate a vedere il calcio sudamericano, dove il talento e la garra prevalgono sulla tattica. Uno sguardo al futuro e uno al passato alla ricerca di storie legate al fútbol.

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