Interviste e Storie

Dall’allenamento con l’Italia di Spalletti al primo gol in Primavera: Inter, ecco Mancuso

Matias Mancuso con la maglia dell’Inter (Screen)

Matias Mancuso trova il gol all’esordio da titolare in Primavera: chi è il ragazzo che studia Ronaldo e sogna il Pallone d’Oro

Trentatré minuti. Tanto è bastato a Matias Mancuso per trovare il primo gol in Primavera con la maglia dell’Inter, all’esordio da titolare nel match contro il Torino. La sua rete ha consentito ai ragazzi di Benny Carbone di trovare il quinto risultato utile consecutivo in campionato, e di salire all’ottavo posto in classifica. Il classe 2007 è riuscito a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto, sull’assist di Marello, e colpire di testa da pochi metri per battere Santer e riequilibrare un match aperto dalla rete di Zeppieri.

Un talento cristallino, su cui aveva messo gli occhi anche…Luciano Spalletti. L’allenatore della Juventus, durante un ritiro ad Appiano Gentile ai tempi della Nazionale, aveva scelto proprio Mancuso per completare il gruppo in vista della doppia sfida contro la Germania di marzo, regalando al classe 2007 sicuramente un’esperienza indimenticabile.

Non la prima però. Anche Simone Inzaghi, prima ancora del debutto nel campionato Primavera, aveva aggregato l’italo-uruguaiano agli allenamenti della Prima Squadra. Inseguendo ancora il sogno del debutto a San Siro, ha potuto ammirare da vicino calciatori come Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, provando magari a “rubare” qualche segreto ai centrocampisti che abbiamo imparato a conoscere nei tanti anni in Serie A.

Nel match contro il Torino ha giocato da ala destra, ha ricoperto diversi i ruoli negli anni in nerazzurro. Parliamo infatti di un calciatore molto duttile, capace di giocare sia come mezzala – ruolo in cui ha giocato anche con l’Italia U16 e U17 – che come trequartista, ma anche come esterno sinistro. Qualità al servizio delle necessità della squadra, non una caratteristica comune per un ragazzo così giovane.

Dagli inizi al Rozzano al contratto con l’Inter

La giovane carriera di Mancuso è cominciata a circa 22 chilometri da San Siro, più precisamente a Rozzano, comune alle porte di Milano. All’età di quattro anni, infatti, il padre è riuscito a iscrivere il piccolo Matias nel settore giovanile biancoverde, riuscendo a farlo giocare insieme ai bambini più grandi. Un amore per il calcio sbocciato sin da subito, arrivando fino a sognare con la maglia dell’Inter.

I primi passi di un percorso che ha portato il classe 2007 a firmare il contratto da professionista con i nerazzurri, all’età di 16 anni, in una stagione conclusa con la sconfitta nella finale del campionato U17 contro la Roma.

Matias Mancuso con la maglia dell’Inter

Italia o Uruguay? Mancuso sogna Ronaldo

Quella finale, però, è stata solo la prima tappa di un percorso già ricco, nonostante la giovane età di Mancuso. Ricordate la chiamata di Spalletti? Proprio l’ex ct lo aveva scelto per completare il gruppo in vista della doppia sfida con la Germania. Così, a soli 17 anni, Mancuso ha vissuto un’esperienza del tutto inedita ma allo stesso tempo tra le più importanti: imparare sul campo insieme a compagni come Zaccagni e Tonali ha dato una nuova consapevolezza e rafforzato una direzione che l’esterno dell’Inter ha iniziato a seguire diversi anni fa.

I genitori di Mancuso, infatti, sono uruguaiani ma hanno origini italiane. Il classe 2007, “da grande” dovrà scegliere se vestire la maglia azzurra dell’Italia – continuando il percorso iniziato con le Nazionali U16 e U17 – o quella celeste dell’Uruguay. Dal Rozzano all’Italia, fino al gol all’esordio in Primavera, la strada è stata tanta. Ma come ogni viaggio, la meta è ancora da disegnare, anche se Mancuso ha in mente ambizioni chiare e importanti: il giovane esterno sogna un giorno di vincere il Pallone d’oro come il suo idolo Cristiano Ronaldo, a cui si ispira fin da piccolo. Se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, allora Mancuso ha gettato i semi giusti per la sua carriera.

A cura di Lorenzo Renna e Stefano Barollo

Redazione

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