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Mancini: “Sbagliato lasciare l’Italia. Sogno di tornare e vincere i Mondiali”

Nel giorno del suo sessantesimo compleanno, Roberto Mancini ha rilasciato una lunga intervista a Il Giornale. L’allenatore ha parlato della sua esperienza sulla panchina della Nazionale Italiana e di come sia finita dopo cinque anni. Inoltre, ha anche parlato dei sogni per il futuro, dell’Arabia Saudita e della Roma.

 

Mancini: “Con l’Italia cinque anni meravigiliosi”

Roberto Mancini ha parlato dell’esperienza alla guida della Nazionale Italiana. Cinque anni meravigliosi. Qualche difficoltà all’inizio, per poi inanellare una serie di vittorie e record di cui vado orgogliosono. La mancata qualificazione ai Mondiali? Una ferita che brucia ancora. Un conto in sospeso con i tifosi“. E poi di un sogno per il futuro: Alzare la Coppa del mondo. Ho ancora un conto in sospeso“.

 

L’ex Commissario tecnico azzurro ha parlato della fine della sua esperienza con l’Italia. “Il saldo rapporto di fiducia che avevo con la Federazione si era reciprocamente incrinato. Se potessi tornare indietro affronterei tutto in modo diverso. Se io e il presidente Gravina ci fossimo parlati, spiegati, chiariti, probabilmente le cose non sarebbero andate così. Allenare sentendo che la fiducia sulla tua persona vacilla, non è una bella sensazione. Non ti garantisce di lavorare con la giusta serenità. Nonostante ciò mi rimprovero di non aver affrontato il tutto con chiarezza. Con Gravina c’è sempre stato un rapporto basato su una grande stima e dialogo. E la volta che forse era necessario parlare con chiarezza non è stato fatto”. E poi ha concluso: “Non nego che, per un allenatore, la proposta di una cifra csì alta ti metta in crisi. Però non è stata determinante. Ha inciso, ma non è stato solo per quello che ho lasciato la panchina della Nazionale. Non rifarei quella scelta. Lasciare la Nazionale Italiana è stata una scelta sbagliata che non rifarei.”

 

“Mai contattato dalla Roma”

Roberto Mancini ha anche parlato dell’avventura in Arabia Saudita, conclusa pochi mesi fa. “Nonostante le cose non siano andate come avrei sperato, sono soddisfatto. Ho lavorato bene con il gruppo. I ragazzi mi hanno seguito e credo di aver lasciato loro buone basi su cui costruire qualcosa di positivo”.

Infine, un commento sulle voci che lo vedevano accostato alla Roma: “Non sono mai stato contattato per la panchina della Roma. Nessuna chiamata dalla dirigenza”.

Redazione

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