Bernardo Silva - IMAGO
Il trequartista portoghese ha rilasciato un’intervista alla BBC in cui ha parlato delle sue esperienze calcistiche e della vita fuori dal campo
La vittoria della Champions League, le sconfitte e la persona, oltre al calciatore. Bernardo Silva, trequartista del Manchester City, ha raccontato la sua vita dentro e fuori il campo da calcio ai microfoni della BBC: “Da che ho memoria ho sempre avuto con me un pallone. A volte i miei genitori mi sgridavano perché rompevo delle cose per casa ma è il calcio è sempre stata la mia passione“.
Il calcio è una passione di famiglia: “Mio papà è un appassionato di calcio, anche mia mamma simpatizza. Mi hanno sempre appoggiato“. Bernardo Silva è cresciuto nel Benfica, squadra in cui è stato formato tanto come giocatore quanto come persona: “Ho giocato 12 anni al Benfica, dai 7 ai 19 anni. È sempre stato il mio sogno vestire quella maglia, mi hanno plasmato come calciatore e come uomo“.
Il giocatore ha parlato delle esperienze più importanti della sua carriera: “Benfica e Manchester City per gli anni trascorsi in queste squadre, 12 in Portogallo e 9 in Inghilterra. Al Monaco è stato bello ma ho trascorso 3 anni“.
E ancora: “Nel Principato mi hanno dato l’opportunità di confrontarmi con le grandi competizioni, a Manchester ho realizzato i miei obiettivi. Speravo di vincere una Premier League, non avrei mai immaginato di vincerne sei“.
Silva ha parlato dell’importanza di Pep Guardiola nella sua carriera: “Ho sentito i complimenti di Guardiola. Sono felice guardando i giocatori che ha allenato. Penso di essere il giocatore con più partite con Pep, ha avuto una grande influenza su di me e ho imparato tantissimo“.
Sulle partite che vorrebbe giocare il portoghese ha dichiarato: “Ovviamente la finale di Champions League contro l’Inter. Ho giocato tante partite bellissime e sconfitte complicate da elaborare come contro il Chelsea sempre in finale di Champions e la semifinale contro il Real Madrid, quando Rodrygo ha segnato 2 gol in 3/4 minuti“.
Il Manchester City ha sorpreso in negativo nella scorsa stagione. I Citizens, anche a causa della lunga assenza di Rodri per infortunio, hanno deluso. Secondo Bernardo Silva non è stato tutto negativo: “Non puoi aspettarti di vincere per sempre. Dalla finale di Champions 7/8 giocatori sono andati via, altri sono stati infortunati a lungo. C’è una generazione nuova al City che si deve adattare. Quando perdi è più difficile fare un cambiamento semplice perché i nuovi sono messi sottopressione”.
Il portoghese ha parlato della mentalità del club: “In questa società è obbligatorio vincere. È parte del lavoro ed è una cosa buona, se vuoi giocare al Manchester City devi vincere“. Il trequartista ha concluso con una curiosità: “Il mio migliore amico nel calcio? Ruben Dias. Lo conosco dalle giovanili del Benfica“.
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