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Lazio, Lotito: “Fatta un’offerta congrua per Fazzini, poi uno può non accettare”

Lazio, Claudio Lotito (Imago)

Le parole del Presidente della Lazio Claudio Lotito in occasione del 125° anniversario della nascita della squadra

Grazie per questo spettacolo che mi riempie di orgoglio e di passione. Venti anni fa la Lazio stava scomparendo, ma la vostra passione e il vostro supporto ha consentito a noi di combattere. Siamo combattenti, non reduci. Nella Grecia, ai tempi delle Olimpiadi, si fermavano le guerre. Questo perché lo sport incarnava il rispetto, la passione“.

Così il Presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato in occasione della festa dei 125 anni di storia biancoceleste dalla Sala Protomoteca del Campidoglio di Roma.

Società che ha deciso anche di realizzare una divisa commemorativa, che sarà indossata in campo contro il Como venerdì 10 gennaio alle 20:45.

Match che arriva dopo il derby perso dalla squadra di Baroni contro la Roma per 2-0 e che servirà per ripartire in campionato, dove i biancocelesti occupano la quarta posizione dietro a Napoli, Atalanta e Inter. Intanto, sono arrivate le parole di Lotito in occasione della festa della sua squadra, tra cui anche delle dichiarazioni sul nuovo stadio.

Lazio, le parole di Lotito

Essere presidente di una squadra di calcio implica una grossa responsabilità. Abbiamo portato avanti una serie di iniziative, partite dai miei predecessori. Noi siamo la prima squadra della capitale, noi siamo nati nel 1900. La lazialità rappresenta un modo di vivere. Ho iniziato i lavori dell’Academy dove sarà fatta anche una chiesa. Solo così potremo creare uno sport, in questo caso il calcio, che sarà educativo“, ha detto Lotito.

Che ha continuato: “Dobbiamo formare i giovani, non solo allenarli. Oggi abbiamo creato le condizioni per avere l’orgoglio dell’appartenenza. Ai giocatori dico di scendere in campo per loro, la nostra gente. Dando il massimo. Perché abbiamo la responsabilità di rappresentare la nostra gente. La nostra storia non la dimentichiamo“.

Il presidente biancoceleste ha anche parlato della questione legata a Fazzini, dichiarando: “A me è stato chiesto di fare un’offerta per lui e l’abbiamo fatta, poi ognuno è libero di accettare o meno. L’offerta era più che congrua, parliamo di oltre 10 milioni, quindi non una cosa di poco conto. Non è che si parla di Fazzini o morte”.

Le dichiarazioni sullo stadio

Sulla questione stadio, il presidente biancoceleste ha poi detto: “Oggi il fatto che c’è Flaminia (l’aquila, ndr) non è un caso. Flaminia come Flaminio (stadio, ndr). Un anno fa lanciai l’idea e tutti pensavano ‘Lotito fa come al solito…’. Ma io faccio fatti e non parole. Per i nostri tifosi. Per dare loro una casa dove ritrovarsi”.

E ha concluso: “Noi siamo cittadini di Roma, vogliamo portare l’orgoglio della nostra città attraverso i risultati. E sindaco (a Gualtieri, ndr) questo non vuole essere un comizio, ma oggi si è aperto un nuovo capitolo di questa città. E la Lazio darà, grazie anche al sindaco, la possibilità a noi cittadini di Roma di avere la nostra casa a Roma”.

Pedro, Lazio (Imago)

Le parole di Pedro

Anche Pedro ha parlato a margine della festa della Lazio commentando la sconfitta nel derby: “Abbiamo sbagliato il primo tempo ma dobbiamo continuare facendo un bel lavoro, una gara non vuol dire nulla e adesso abbiamo la possibilità di riscattarci con il Verona e ottenere i tre punti”.

Sul futuro e gli obiettivi della squadra ha concluso: “Sono molto contento di essere qua per i valori che rappresenta la Lazio, è un onore indossare questa maglia. Mancano ancora tante partite, vediamo alla fine della stagione dove arriveremo, la squadra è fiduciosa di continuare su questa squadra. Vogliamo ottenere la qualificazione in Champions League, deve essere una priorità per la Lazio”.

Giuseppe Vignola

Classe 2001, ho sempre pensato che la gioia che può dare il calcio è imparagonabile a tutto il resto. Questa mia tesi, che può sembrare assurda, è stata avvalorata da un premio Nobel, Albert Camus, che disse: “Non c’è luogo in cui un uomo sia più felice che in uno stadio di calcio”. La felicità in uno stadio come tifoso l’ho provata, come calciatore non succederà mai, spero che quella da giornalista sia il mio futuro.

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