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Roma, Fonseca prima del derby: “Lazio favorita? Conterà solo il campo”

Il primo derby non si dimentica, soprattutto se si vince. Dopo il pareggio al debutto contro il Genoa, la nuova Roma di Fonseca cerca il rilancio nella stracittadina: domani alle 18, 'in casa' della Lazio, per la 2^ giornata di Serie A. "E' una partita speciale per i tifosi e la città", le parole dell'allenatore giallorosso in conferenza stampa alla vigilia. "Lo si percepisce anche quando vai in giro: la gente qui te lo fa capire veramente. Vale tre punti, ma ha un maggiore coinvolgimento emotivo. Ho già vissuto tanti derby nella mia carriera: quello di Roma però è speciale e spero che per me sia il primo di una lunga serie. Non vedo l’ora di giocarlo".

Subito un commento su Smalling, l'ultimo arrivato in casa Roma. "Cercavamo un giocatore esperto", spiega Fonseca. "E lui vanta più di 200 partite con il Manchester United. Ha le caratteristiche giuste, che ben si adattano a noi: è rapido, aggressivo e può aggiungere qualità alla nostra rosa. Chris è rimasto colpito dalla telefonata con me? A quanto pare gli piace la mia voce", scherza l'allenatore. "In realtà durante questi colloqui cerchiamo solo di trasmettergli perché abbiamo puntato su di lui. Ci siamo riusciti". Il nazionale inglese è già nell'elenco dei convocati. "Come Mancini e Zappacosta. Sono pronti, potrebbero giocare, ma non ve lo dirò ora".

Qualche possibile variabile tattica viene comunque rivelata alla stampa: "In allenamento abbiamo lavorato con Florenzi esterno alto a sinistra, vedremo se domani sceglierò questa opzione. Veretout dal primo minuto? Potrebbe, come tutti gli altri ad eccezione di Spinazzola e Perotti (infortunati, ndr)".

Poi è il momento di inquadrare la Lazio. La danno per favorita, ma non è un problema di Fonseca: "Su una cosa non ho dubbi: la squadra di Inzaghi in questo momento è fortissima e ha grandi calciatori. Ha un allenatore che è lì da tanto, ma il pronostico per noi non è importante", continua. "Conterà solo il campo e come affrontiamo la partita per sorprendere l’avversario e contrastarlo nei suoi punti di forza". Un commento anche sulla situazione di Juan Jesus, che ha chiuso gli account social dopo le critiche ricevute al termine di Roma-Genoa: "E' una scelta regolamentata dal club. Il ragazzo sta bene, non potrebbe essere diversamente: per me non esistono gli errori individuali, ma solo quelli di squadra e il massimo responsabile sono sempre io".

Ma la chiusura della conferenza è dedicata a Luis Enrique, ex allenatore giallorosso colpito due giorni fa dalla drammatica perdita della figlia. "Voglio spendere una parola per un collega che è stato anche qui e che merita grande ammirazione in un momento così difficile. Ci tenevo a mandargli un abbraccio da parte mia, del club e di tutto il gruppo di lavoro".

Redazione

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