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Corre (tanto) ed è decisivo: Milan, che impatto di Saelemaekers

In molti non hanno ancora capito come si pronunci il suo nome, ma per quello ci sarà tempo. Alexis Saelemaekers, infatti, è stato riscattato dal Milan e ora ha un contratto che lo lega ai rossoneri fino al 2024. Tanto tempo, che lui non ha perso. Ha già conquistato tutti, perché gioca a calcio con il gusto e la contentezza di stare dove è. C'è un'azione nella partita con la Lazio che lo dimostra, quando cioè il belga si è messo a rincorrere come un pazzo un pallone che sembrava destinato ad uscire, tanto che lo stesso Strakosha si stava preparando al rinvio dal fondo. Imvece no: scatto, scivolata e controllo incredibile: la sua partita sta tutta lì. 

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Gioca (e corre) ovunque

E non solo, perché Saelemaekers è stato un incubo per i ragazzi di Inzaghi. Ha corso come un motorino, pescando Ibra in occasione del gol annullato allo svedese e portando con un suo cross al fallo di mano di Radu e quindi al rigore del 2-0. Non ha mollato mezzo pallone alla sua prima da titolare in campionato. Ha preso il posto di Castillejo, che aveva già sostituito con la Spal. Lo spagnolo è alle prese con una lesione muscolare di basso grado che lo terrà fuori almeno per 15 giorni. Stia tranquillo, può recuperare con calma. 

Per Saelemaekers, intanto, è stata una settimana da Dio. Il 1° luglio è stato ufficialmente riscattato dall’Anderlecht, il giorno dopo a Ferrara è stato fra i migliori in campo (suo il cross che ha portato all'autogol di Vicari), una scena che si è ripetuta pari pari all'Olimpico. Prima dei 73' giocati con la Spal, ne aveva messi insieme 80 e sempre entrando dalla panchina. Ora Pioli ha un jolly, che ai tempi dell'Anderlecht ha giocato in sette ruoli diversi. Da trequartista a terzino, da esterno ad ala. Un unico denominatore comune, cioè correre e sudarsi la maglia. Con il Verona, all'esordio a San Siro, fu schierato terzino ("Pioli mi diede un sacco di indicazioni in italiano. Ci capii poco", scherzò dopo). Con la Spal, invece, ha cominciato a destra nel tridente dietro Rebic, per poi abbassarsi al posto di Calabria quando quest’ultimo ha lasciato il posto a Leao.

La promessa a Ibra

Si ispira a Meunier e ammira Ronaldo. Appena è arrivato a Milano, il cellulare ha squillato: "Quando vuoi, ti mostro la città", il messaggio scritto da Lukaku: "Ibra? Lo guardavo in tv, ora lo incontro nello spogliatoio. E' uno stimolo, raddoppierò i miei sforzi". Detto, fatto. Saelemaekers si è preso il Milan.

Redazione

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