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Lazio, 14 gol alla Top11: con Luis Alberto-Immobile esce il sole

Scontato (e palese): con Luis Alberto e Ciro Immobile è tutta un’altra cosa. Per la Lazio, per gli avversari e per Inzaghi, che da bordocampo già sorride, fiutando nuove magie. Papà Giancarlo applaude in tribuna e si diverte invece, i 600 dello Zandegiacomo sfidano le nuvole e vincono pure. Come la Lazio, che rifila 14 gol alla Top 11 del Cadore giocando bene, mostrando idee e mandando in campo i titolari dall’inizio (tris di Rossi, doppiette di Immobile, Parolo e Pedro Neto, gol di Luis Alberto, Leiva, Caicedo, Berisha e Cataldi). Il tutto sotto il sole, con le Tre Cime scoperte dalle nubi. Luis&Ciro squarciano il cielo e fanno uscire il sole.

Ciro torna King dopo appena 2 minuti, girata col tacco e palla fuori di poco. I tifosi sospirano. Si rifarà subito dopo, doppietta delle sue e fame intatta, galvanizzato dalla sua Jessica in tribuna (arrivata ieri sera). Mentre Luis Alberto sigla un gol e mostra qualche lampo, apre d’esterno e propizia un paio di reti, danza sul pallone. Il solito. Anche se non è ancora al 100%, è tornato in gruppo da 2 giorni e deve tornare in condizione. Ma è già protagonista: ad Auronzo c’è di nuovo il sole.

I SEGNALI DAI NUOVI

Valon Berisha viene schierato titolare e mostra qualche guizzo. Non sfigura (avversari permettendo, chiaro). Il kosovaro non parla italiano, giusto alcune parole tra le più intuibili (sì, no, passa), dice sempre “yes” per farsi dare la sfera. È in camera con Durmisi, I compagni – e tutto lo staff – gli parlano in inglese, si sta integrando piano piano. Inzaghi l’ha schierato come mezz’ala sinistra nel suo solito 3-5-1-1, lui ha risposto presente, segnando un gol e fornendo un assist per Immobile. Sicuramente positivo, con buone idee, una buona tecnica. Tiene anche fisicamente. Non è male. Acerbi, invece, si muove da leader e non è una novità, ve l’abbiamo raccontato in precedenza, mentre Sprocati non è stato impiegato (con l’Auronzo segnò due gol). Bene il solito Proto.

Durmisi, infine, gioca un tempo e conferma quanto detto la volta scorsa, difensivamente va inquadrato (e testato in test di livello superiore), in avanti è ok (un assist per lui). Corsa, sortite, una spinta costante. Un gioco simile a quello di Marusic, che per capire la Serie A ci ha messo un po’. Per Riza sarà lo stesso. Menzione speciale per Rossi e Pedro Neto: il primo sigla una tripletta e strappa i soliti applausi, le 7 reti segnate con l’Auronzo hanno convinto Lotito a dire no al Lucerna. Per ora resta. Mentre l’altro è una bella conferma, segna altri 2 gol e si fa notare. Inzaghi ci punta, l’anno scorso ha visto solo la panchina, ora può diventare una sorpresa


LAZIO PRIMO TEMPO: Proto, Wallace, Acerbi, Radu, Marusic, Parolo, Leiva, Berisha, Lulic, Luis Alberto, Immobile.

LAZIO SECONDO TEMPO: Adamonis, Patric, Luiz Felipe, Bastos, Basta, Cataldi, Di Gennaro, Murgia, Durmisi Pedro Neto (71′ Jordao), Caicedo (71′ Rossi).

Francesco Pietrella

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