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Kudus, il “figlio della luce” che sogna tra Ghana e Premier League

‘Son of the light’. Letteralmente ‘Il figlio della luce’. Questa è la prima cosa che salta all’occhio sbirciando il profilo Instagram di Mohammed Kudus, attaccante del West Ham e della nazionale ghanese. Il 23enne di Nima – un sobborgo di Accra – sta brillando in Coppa D’Africa e ci ha impiegato poco meno di 25 minuti per realizzare due gol all’Egitto di Mohamed Salah.

Chi è Kudus: la sua storia

Si dice che sognare la luce porti al raggiungimento di mete preziose. Una carriera fatta di sogni. Proprio come quella di Mohammed che, manco a dirlo, inizia il suo percorso nella ‘Right to Dream Academy’ accademia calcistica africana. “Ha mostrato un grande potenziale fin dal primo giorno in cui è entrato”, ha detto Oman Abdul Rabi, coach per lo sviluppo delle abilità di ‘Right to Dream’ ai microfoni di Al Jazeera. “Dal tocco di palla, i suoi movimenti e il gioco in generale, si vedeva che aveva del potenziale. Nel 2018 arriva il Nordsjælland, che porta Kudus in Danimarca e lo schiera a centrocampo. “È passato in prima squadra a 18 anni e dopo qualche anno lo abbiamo venduto all’Ajax”.  

La voce è quella di Alexander Riget, head of coaching delle giovanili del Nordsjælland, intervenuto ai microfoni di gianlucadimarzio.com. “Ricordo che una volta andammo a giocare un torneo giovanile in Irlanda del Nord e giocava in coppia con Damsgaard. Avevano imparato a capirsi in campo. È bello vederli ora a un livello alto”.  

Photo Credits: Noah Thielemann, fcn.dk

Prepara le valigie: si va a Londra

Per carità, bella la Superligæn. Ma i sogni son fatti per essere realizzati: due anni più tardi ecco il già citato Ajax, che lo schiera ala destra e lo fa debuttare in Champions League. “As one journey ends, another awaits”: prepara le valigie, si vola in Premier League. Per 38 milioni di sterline – circa 44 milioni di euro – l’Ajax cede il suo gioiello più prezioso al West Ham United. “Ho sognato questo momento. Ma non finisce qui, voglio andare avanti” parola di Mohammed Kudus. 

Dal Mondiale alla Costa D’Avorio, Kudus si è preso la scena

“Un talento formidabile” diceva David Moyes, allenatore degli Hammers, su Kudus nel giorno della sua presentazione. Dal piccolo sobborgo in Ghana alla Coppa del Mondo, fino al sogno Champions League. Il tutto a nemmeno 24 anni. Titolare nelle tre partite del girone nel Mondiale in Qatar, dove mette a segno due reti nella vittoria per 3-2 sulla Corea del Sud. Quindi la doppietta in venticinque minuti all’Egitto di un certo Momo Salah. ‘Work Hard, Dream Big’. Mohammed, tutto questo è più di un sogno.

Davide Balestra

Nato nel 2000 a San Benedetto del Tronto. Di sangue metà pugliese e metà marchigiano ma con inflessione dialettale praticamente neutra. Figlio della Generazione Z, la stessa che ha partorito calciatori del calibro di Haaland, Vinícius Júnior o Tonali. Al tentativo di replicare le loro giocate sul campo di calcetto ho preferito il portatile o il microfono, quest’ultimo, da un po’ fedele compagno di viaggio. Poca retorica: le emozioni che trasmette un campo di calcio non sono quantificabili. E a me piace raccontarle, che sia attraverso una tastiera o una telecamera puntata in volto. Ansie, timori e paure fanno parte del percorso. Cerco di superarle con umiltà, virtù che, con il tempo, sto rendendo un mio mantra.

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