Un gol nella partita più importante per Firenze. La corsa e l’inchino sotto la Fiesole, che a qualcuno ha ricordato l’esultanza di quello che in riva all’Arno chiamano il Fenomeno, Adrian Mutu. Christian Kouamé si è ripreso la Fiorentina e lo ha fatto dopo un’estate con le valige in mano: palla in profondità di Sottil, per la corsa del numero 99 che batte Perin e firma l’1-1 viola contro la Juventus.
“Segnare oggi, in questa partita vuol dire molto per me. Quando sono tornato a Firenze non pensavo di rimanere, poi ho lavorato, sono migliorato e ho ottenuto la fiducia di Italiano. Non mi aspettavo di giocare e per me vuol dire tanto. Sono grato a Italiano perché mi sta aiutando molto anche fuori dal campo”, così l’attaccante viola a DAZN dopo il pari contro la Juve. Una partita in cui sin da subito è risultato la spina nel fianco della difesa bianconera creando non pochi problemi ad Alex Sandro.
Arrivato per 12 milioni dal Genoa nel gennaio 2020 da infortunato, durante la prima stagione dell’era Commisso, l’ivoriano a Firenze non ha saputo mai ripetere le prestazioni viste con le maglie di rossoblù e del Cittadella, né con Iachini né con Prandelli, anche a causa di qualche problema fisico di troppo. Tanto che la scorsa estate non è stato neanche valutato da Italiano: complice l’Olimpiade giocata con la Costa d’Avorio, Kouamé ha saltato completamente la preparazione con l’allenatore di Karlsruhe. Ha lasciato Firenze e l’Italia per trasferirsi in Belgio, all’Anderlecht: 13 gol e 10 assist in coppia con Zirkzee in maglia biancomalva lo scorso anno, numeri e prestazioni che lo hanno fatto tornare in viola rigenerato.
“Si è sempre allenato bene ed è un professionista serio”, aveva detto Italiano alla vigilia della gara contro la Juventus, dopo la permanenza dell’ivoriano, che fino a 72 ore dalla fine del mercato era indeciso se lasciare Firenze un’altra volta. Augsburg, Brighton ed Empoli si erano interessate, ma Italiano lo ha valutato negli giorno dopo giorno e gli ha dato fiducia sin da subito, in un nuovo ruolo: da esterno destro nel tridente. Importante anche la vicinanza del presidente Commisso, che negli ultimi giorni di mercato gli ha manifestato la volontà di volerlo tenere:
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Alla prima giornata, contro la Cremonese era stato schierato dal primo minuto cogliendo di sorpresa un po’ tutti, ma il classe 1997 ha saputo ripagare la fiducia con un assist per il gol di Bonaventura. Corsa, dribbling e sacrificio che non sono mai mancati nelle ultime apparizioni contro Udinese e Napoli, e che lo hanno portato ad essere preferito a Ikoné e Saponara per la gara contro i bianconeri. Un gol che arriva dopo 4 partite di digiuno tra campionato e coppe per la squadra di Italiano, che come è accaduto la scorsa stagione con i vari Saponara e Duncan, ha saputo recuperare dopo anni difficili. Ed ecco che la Fiorentina ha una si ritrova una nuova arma per il proprio attacco, mentre per Kouamé è un nuovo inizio nella città che lo aveva adottato all’età di 16 anni giocando nella Sestese. Stavolta però con un ruolo da protagonista in maglia viola.
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