Igor Tudor, Juventus (Imago)
Le parole di Igor Tudor, allenatore della Juventus, nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Real Madrid
In casa Juventus non c’è tempo per piangersi addosso in seguito alla sconfitta contro il Como. I bianconeri, infatti, sono già pronti a tornare in campo per una complicatissima sfida di Champions League.
Yildiz e compagni, infatti, faranno visita al Real Madrid per la 3ª giornata della League Phase per trovare la prima vittoria stagionale in Europa, ma di fronte avranno la capolista della Liga con un Mbappé in formato super.
Alla vigilia del match, Igor Tudor ha parlato insieme a Khephren Thuram.
Il centrocampista francese ha aperto così la conferenza stampa: “Abbiamo parlato e abbiamo fatto un breve incontro, perché pensavamo fosse importante parlare di quello che sta succedendo. Abbiamo un ottimo allenatore che crede in noi e vogliamo fare meglio di così. Non puoi giocare con la paura e siamo fiduciosi perché ci sono persone che credono in noi e non dobbiamo avere paura di nulla”.
La parola passa a Tudor: “Mi aspetto una grande reazione, le motivazioni si fanno da sole, venire qua è una partita a sé e credo che domani faremo una grande partita. Io non leggo i giornali se vinco o perdo. Io su di me non penso, io ho zero pensieri, sono concentrato solo sulla squadra, su quello che devo fare, quello che potevo fare meglio, come aiutare la squadra e i singoli, come trovare la giusta cosa per loro. Di me non penso mai, me la godo, anche le difficoltà e provo fare meglio. Sono concentrato, lucido e consapevole”.
Su Cabal: “Peccato si sia fatto male, sta facendo le cure. Si tratta di un giocatore importante per noi da ogni punto di vista. Penso che a inizio settimana inizierà a correre per tornare in un paio di settimane”.
Sull’inizio di stagione e sul calendario: “Le partite sono quelle che sono, ho commentato questa pazzia di calendario. Io sto vedendo tre partite di Champions con Borussia, Villarreal e Real. In campionato abbiamo affrontato Inter, Atalanta e Milan. Io poi mi baso sulle partite della squadra e in alcune abbiamo fatto qualche grande partita. Poi partita dopo partita arriva la fatica. Alla Juve un pari porta frustrazione. Noi contro l’Inter abbiamo fatto una grande prestazione, contro l’Atalanta abbiamo fatto meglio noi, a Verona nessuno mi dà un rigore e l’espulsione e infine contro il Milan prendiamo un punto: io sono contento, ma il tifoso no. Tutte queste partite una dopo l’altra rende tutto più difficile. I ragazzi potevano dare di più e anch’io potevo dare di più. Se pensiamo di cambiare modulo o spostare Kenan per fare punti siamo sulla strada sbagliata. Noi siamo una buona squadra e dobbiamo avere onestà intellettuale e capacità di analisi e vedere cosa può fare e dare questa squadra. Noi dobbiamo analizzare con umiltà e lucidità. Uno 0-0 non sono due punti persi e ve lo dico io con grande autocritica nei miei confronti. Io sono il più grande critico di me stesso. A me questa squadra piace e questi giocatori sono buoni, però questa maglia pesa. Io penso a come superare queste problematiche”.
Sulla gara contro il Real Madrid: “La Juventus si gioca tutto perché siamo una grande squadra. Sarà una sfida bellissima tra due grandi squadre. Noi dobbiamo viverla con il modo giusto”.
Tudor ha poi concluso: “Io ho sempre parlato apertamente e chi ha voluto conoscermi mi ha capito. Qua non ci sono segreti e il lavoro da allenatore è un continuo chiedersi cosa fare per il bene della squadra. Io sono molto lucido e mi è tutto molto chiaro. Sono sereno, mi sento bene e motivato per andare avanti. Io voglio preparare ogni partita come una finale. Senza gli errori di Verona e con un altro sorteggio saremmo stati primi. È così e non ci sono scuse. È cosi al 100% perchè analizzo la prestazione”.
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