Categories: News Calcio

L’uomo di Pirlo

Non è clima da fine campionato. Per Juve-Inter, non lo è mai davvero. E Torino ha aiutato: freddo autunnale, cielo coperto, concentrazione massima. In tempi di restrizioni, vedere già decine di tifosi ad aspettare i pullman per caricare le squadre è bello e non così comune. Era già successo contro il Milan, una settimana fa, ma oggi valeva un po’ di più. E questa volta i protagonisti, quelli da cui aspettarsi qualcosa di più, non sono mancati. Chiedere a Cuadrado per conferma.

 

 

La Juve di Pirlo doveva vincere, per restare aggrappata a una speranza che può trasformare una stagione da negativa ad appena sufficiente: tre punti ancora in palio e una domenica passata davanti alla televisione, per vedere i risultati delle altre. Si aggrappa alla speranza e ai suoi uomini chiave.

 

 

Una settimana fa, l’immagine era quella di Ronaldo per terra: mani sulla faccia, simbolo della frustrazione bianconera. Oggi è quella di quando esce al posto di Morata e batte il cinque a tutti. Non sorride e dopo pochi minuti va negli spogliatoi, perché non è mai contento della sostituzione: ma segna (anche se Handanovic prima gli para il rigore, la statistica). È già importante così.

Nel segno di Cuadrado

Ma per il 3-2 finale c’era bisogno di qualcun altro. Ed è Cuadrado. C’è voluto tutto un anno per vederlo segnare di nuovo: ha aspettato, forse, la partita più importante. Eppure, nella difficoltà generale, Juan per Pirlo è stato un fedelissimo. L’ha impiegato ovunque: davanti, dietro, come mezzala, come esterno del tridente, le rare volte in cui è stato proposto. Assist: 11, solo in campionato. 19 in totale. E 2893 (duemilaottocentonovantatre) minuti giocati. La copertina è sua, non poteva essere altrimenti.

 

 

Sei anni a Torino, d’altra parte, ti entrano dentro. La casa in Crocetta, vicino al centro, l’amicizia con Bonucci che lo porta spesso a mangiare con la famiglia nel suo nuovo ristorante, le foto con i tifosi. Contro l’Inter è stato il migliore: non segna soltanto il primo gol, si prende anche il rigore decisivo e lo realizza pure. E a fine partita porta Brozovic pure all’espulsione. Doppietta, vittoria in dieci contro undici per mezz’ora e la speranza che continua. Derby d’Italia era, derby d’Italia resta. Con i protagonisti che la Juve voleva vedere. E che regalano, almeno fino a questa sera, un mezzo sorriso a Pirlo.

Valentino Della Casa

Sportivo più da pc che da campo. Amo raccontare il calcio, dividendomi tra Torino e Milano. Ma amo anche la mia seconda casa: il mondo della scuola. Mi piacciono i casi unici, gli appostamenti, le notizie dell'ultimo secondo. Pubblicista dal 2011.

Recent Posts

Douglas Luiz sulla Juventus: “Un anno difficile, ora sto bene”

Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…

23 minuti ago

Le 5 storie di calciomercato del 2025 che ricorderemo

Milan, Jashari (IMAGO) Le storie di calciomercato che hanno segnato il 2025: tra battaglie a…

1 ora ago

Dall’Arsenal al Nizza: le squadre top e flop del 2025

Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…

3 ore ago

Quando da Babbo Natale e gli elfi nasce una squadra di calcio: è l’FC Santa Claus

La storia della squadra che porta il nome di Babbo Natale e che gioca nella…

3 ore ago

I regali che attendono gli allenatori sul mercato 2026

Desideri e obiettivi nella letterina di Natale per rinforzare le rose: gli allenatori aspettano con…

5 ore ago

Nel mondo di Grifo: “A 32 anni segno come un ragazzino. Tra Lazio, Viola e Samp ho sfiorato la Serie A”

Vincenzo Grifo si racconta a GianlucaDiMarzio.com: la sua stagione fantastica, i record con il Friburgo…

6 ore ago